Berrettini prosegue nel sogno: sull’erba di Wimbledon sconfigge Hurkacz in semifinale e si prepara ad affrontare il numero uno al mondo.
Continua il momento magico del tennis maschile italiano: nel torneo più prestigioso, sul manto più prestigioso, quello di Wimbledon, è Matteo Berrettini a far risplendere il tricolore. La vittoria in quattro set sul polacco Hurkacz ( 6-3; 6-0; 6-7; 6-4) gli vale la finale del torneo più importante.
Un successo per l’intero movimento che, per la prima volta nella storia, può contare su un atleta in finale a Wimbledon. Berrettini succede a Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, gli unici azzurri in grado di raggiungere la finale di uno slam, a 45 anni dall’ultima volta.
In finale ci sarà Nole Djokovic, il numero uno al mondo, che attende Berrettini alle soglie della leggenda. Il serbo, ben più aduso a certi palcoscenici (vi ha trionfato già cinque volte), ha battuto in semifinale il canadese Shapovalov. Ci ha impiegato tre set, non senza faticare (7-6 e doppio 7-5). Nel mirino di Nole, dopo aver trionfato all’Australian Open e al Roland Garros, c’è il Grande slam, poker d’assi centrato solo da Rod Laver, tra gli uomini, nell’era Open. Obiettivi ambiziosi per una finale che si preannuncia memorabile.
Berrettini-Djokovic si è già giocata quest’anno in occasione dei quarti di finale del Roland Garros. Allora vinse il serbo, in quattro set. Ora tocca a Matteo scrivere un finale diverso per il secondo atto.
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