Vuelta a Espana 2021, la penultima tappa va appannaggio del francese Clement Champoussin: sua la vetta di Castro de Herville, davanti a un Roglic insaziabile. Si ritira Miguel Angel Lopez.
Ancora spettacolo alla Vuelta a Espana 2021. Chi pensava che Primoz Roglic avesse già “ucciso” la corsa, non aveva fatto i conti con i tanti pretendenti alle piazze d’onore. La Sanxexo-Castro de Herville, in terra galiziana, è stata una tappa soppiiettante, come preannunciato da un finale con ben cinque GPM, tre di seconda categoria e uno di prima.
A vincere è stato il giovane francese Clement Champoussin, corridore della AG2R, che è scattato a un chilometro e mezzo dalla fine sulle impegnative pendenze di Castro de Herville (9,7 km con punte del 16%), staccando quattro dei pretendenti all’alta classifica, che componevano il gruppetto maglia rossa. Tra questi, il più forte si è dimostrato ancora Primoz Roglic, che ha conquistato la seconda piazza davanti ad Adam Yates e Mas, legittimando ulteriormente la propria leadership.
La corsa è stata inizialmente animata da 16 corridori, fra i quali, oltre al nostro Trentin, Romain Bardet e Michael Storer, a caccia di punti preziosi per aggiudicarsi la maglia a pois, simbolo degli scalatori. L’australiano della DSM, che aveva cinque punti di margine sul compagno di squadra, si è avvantaggiato sull’Alto de Villachàn e l’Alto de Mabia, salite di prima e seconda categoria, prima di mettere il sigillo sulla vittoria della classifica scollinando per primo sull’Alto de Mogùas, salita di prima categoria piuttosto lunga (9,4 Km) e pendenze medie attorno al 6.4%.
Mentre davanti è “bagarre” per la maglia a pois, dietro si combatte per il podio: ai piedi dell’Alto de Villachàn Salvatore Puccio (Ineos) rompe l’andatura del gruppo, nel tentativo di far recuperare posizioni a Bernal. L’azione della Ineos permette al plotone di ricucire sulla fuga, che era arrivata a quasi 12 minuti di margine, ma viene prontamente replicata da Gino Mader e Jack Haig, gli uomini della Bahrain, anche loro con ambizioni di podio.
Si supera l’Alto de Mogùas, e mentre alla testa Ryan Gibbons della UAE prende terreno sui compagni di fuga, nel gruppo Roglic è Adam Yates a far saltare il banco: uno scatto del britannico fa selezione, e a pagare sono il suo compagno di squadra Egan Bernal e l’uomo della Movistar Miguel Angel Lopez. I due colombiani scivoleranno nel giro di pochi chilometri a oltre quattro minuti dal gruppo maglia rossa, mentre il tentativo di fuga solitaria di Gibbons si esaurisce man mano che ci si avvicina alla salita finale.
Il sudafricano viene riprso ai -4 con Yates, Roglic e Mas a fare l’andatura, mentre Haig fatica a mantenere il passo e mostra segni di insofferenza. La vittoria sembra dunque una questione a tre, ma dalle retrovie spunta Champoussin che, a poco più di 15000 metri dal traguardo, saluta tutti e va a vincere la tappa. Dietro di lui un Roglic mai sazio regola il gruppetto di testa, con Yates a completare il podio e Mas che lo segue a ruota.
Risultati che non hanno effetto sulla leadership dello sloveno, ma ridisegnano la classifica generale: ora c’è Jack Haig in terza posizione, con un minuto di margine su Adam Yates. Bernal è sesto, superato da Mader. Mentre naufraga Miguel Angel Lopez, che addirittura non termina la corsa e lascia il giro.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.