Il derby è una di quelle partite in cui non occorre che il tecnico dia stimoli, è una partita talmente diversa, sentita, che le motivazioni vengono in maniera naturale già dal termine della partita precedente all’evento.
Le due squadre si affrontano a viso aperto sin dall’inizio, distribuendosi equamente porzioni di tempo. E’ il Milan a partire a razzo, a caccia del gol, mentre l’Inter preferisce il contropiede.
I rossoneri, però, anziché comportarsi di conseguenza, agevolano i contendenti regalando loro due contropiedi nei primi dieci minuti e da uno di questi nasce indirettamente il gol.
Indirettamente perché Kessié toglie palla ad un avversario, ma invece di rilanciare l’azione o scegliere l’appoggio preferisce indietreggiare con il pallone perdendolo al limite della sua area: sbilanciato leggermente da Brozovic, l’ivoriano viene superato dall’ex compagno Calhanoglu e i due cadono a terra in area: per Doveri è rigore.
Sembra, al contrario più un fallo, se fallo c’è, del turco su Kessié, ma l’arbitro conferma la sua decisione dopo un avventuroso consulto con Irrati in sala VAR. Calhanoglu calcia centralmente spiazzando comunque Tatarusanu ed è 1-0.
La reazione del Milan è immediata: cinque minuti dopo il gol nerazzurro, Tonali, abbattuto da Barella, conquista una punizione che trasforma nel pregevole cross che de Vrij spedisce alle spalle di Handanovic nel tentativo di anticipare Tomori.
Il risultato potrebbe cambiare di nuovo al 26°: su un pallone semplice Ballo-Touré gira su se stesso e viene aggirato da Darmian, successivamente steso in area. Il terzino di Pioli prenderà il primo e ultimo cartellino giallo della partita.
Dagli undici metri va stavolta Martinez, che cerca l’angolo e trova il grande intervento di Tatarusanu, che respinge e poi para.
Dopo una fase senza sussulti, nel finale di primo tempo l’Inter manca il gol con Martinez e lo manca anche ad inizio ripresa con Calhanoglu. Dopo il 60° i nerazzurri calano e risorgono i rossoneri, che creano alcuni pericoli enormi nei restanti venti minuti con tanto di palo di Saelemaekers proprio al 90° con relativo tap-in sprecato da Kessié. Il recupero passa senza altre emozioni, è 1-1.
Dove ha sbagliato il Milan? Negli appoggi ad inizio partita e in alcune scelte in fase difensiva, che potevano spianare la strada ai rivali. Questo. Poi ha giocato senza sfigurare, anzi, e stava anche per vincere. Il che avrebbe dato ulteriore slancio.
L’Inter ha scelto il contropiede all’inizio, ma poi è diventata dominante salvo decidere di arretrare nei momenti migliori degli avversari. Ma Tatarusanu, al pari di Handanovic, è quasi rimasto inoperoso, rigore escluso.
TOP MILAN
Tatarusanu 7: è sicuro e si erge a protagnista parando un rigore importantissimo.
Leao 6.5: sempre pericoloso con le sue accelerazioni.
Ibrahimovic 6: domina nei venti minuti finali.
FLOP MILAN
Kessié 5: gravissimo l’errore sul rigore e troppo pesante il gol sbagliato.
Ballo-Touré 5: soffre l’inferno contro Darmian, che lo brucia in occasione del penalty.
Martinez 5: spreca un rigore e un’altra chance nel finale.
TOP INTER
Bastoni 7: solido e bravo anche in fase offensiva.
Darmian 7.5: è una freccia, giocatore rinato.
Perisic 6: non fa cose da ricordare, ma è costante in quello che fa.
FLOP INTER
Martinez 5: rigore a parte, non si vede mai.
Barella 5: poco brillante.
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