Buona la prima per la squadra di Blengini. I 12 azzurri in partenza per Tokyo riescono a superare, seppur con fatica, gli argentini in quattro set (35-33, 19-25, 27-25, 28-26) nel primo dei due test match in programma.
Faticano inizialmente i big Zaytsev e Juantorena, che necessitano di tempo per riacquisire il ritmo partita. Arrivano invece buone indicazioni dal reparto centrale, con i tre protagonisti che si alternano sul taraflex senza problemi. Infine Michieletto riconferma le belle prestazioni mostrate in VNL e dimostra di essersi guadagnato con merito la chiamata per i Giochi.
Il racconto del match
I sestetti. In maglia bianca scendono in campo: De Cecco in regia e Lima B. opposto, Palacios e Conte in banda, Loser e Solè al centro con Danani libero. Il 6+1 scelto da Blengini prevede la diagonale Giannelli-Zaytsev, Galassi e Anzani al centro, Juantorena e Lavia in banda con Colaci libero.
L’Italia parte male al servizio e lascia andare l’Argentina. Lavia diventa il punto di riferimento per l’attacco azzurro. Palacios e Solè si rendono protagonisti e mandano i biancocelesti sul +5. L’ace di Giannelli accorcia le distanze (19-20). Due muri consecutivi dei neoentrati Piano e Michieletto ci portano in vantaggio per la prima volta (24-23). Si gioca ancora punto a punto ai vantaggi, non basta l’ace della banda italo-cubana a chiudere il parziale. L’errore in attacco dell’opposto argentino ci regala il primo set.
L’Argentina riprende a macinare punti fin da inizio secondo parziale con Poglajen in campo al posto di Palacios. De Cecco di prima intenzione sigla il punto del +3 (7-10). Gli azzurri non riescono più a fermare i laterali biancocelesti e sotto 11 a 19 Blengini spende il tempo discrezionale. È buono l’ingresso di Michieletto: il quale si fa a sentire a muro per il 16 a 22 e va a segno dai nove metri per il 19 a 24. Ma questo non basta ai padroni di casa per completare la rimonta.
Il tecnico azzurro decide di lasciare in campo Piano e Michieletto, ed è proprio quest’ultimo che a muro e in attacco riesce a tenere testa alla compagine argentina. Ancora i due si rendono protagonisti con il muro del +1 (14-13). L’Italia amministra bene le lunghezze di vantaggio fino all’ace di Conte che riporta il punteggio in parità (20-20). Dopo un errore al servizio, lo zar trova il mani fuori del 24 pari e anche questo terzo set si deciderà ai vantaggi. Galassi va a segno dai nove metri e Juantorena chiude i conti con una diagonale stretta.
Vettori si presenta in campo nel quarto parziale con un monster block e l’attacco del 3 a 0. Due muri consecutivi di Michieletto mandano gli azzurri sul +4 (9-5). Il buon turno al servizio di Giannelli viene impreziosito da due punti diretti (14-9). Nella seconda metà del parziale funzionano tutti gli schemi nel campo tricolore ma il neoentrato Ramos riesce a mettere in difficoltà la nostra ricezione (21-18). Gli argentini annullano più match point ai nostri portacolori i quali non si lasciano intimorire e grazie alla palla slash chiusa da Giannelli arriva la vittoria.
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