Volley, si chiudono le serie Scudetto di Serie A1 femminile e Superlega maschile. Vittorie per Conegliano e Civitanova, che si confermano campioni d’Italia.
Anno nuovo, storia vecchia: il volley italiano celebra ancora una volta l’Imoco Conegliano e la Lube Civitanova Marche, squadre capaci di imporsi nelle finali Scudetto e laurearsi campionesse d’Italia. Le venete hanno sconfitto Monza in gara quattro, imponendosi al tie-break (20-25; 25-23; 21-25; 25-21; 8-15), in un’arena Candy gremita che si è goduta una delle partite di volley più accese dell’anno.
La squadra di Santarelli si è ancora una volta affidata alla sua migliore giocatrice, Paola Egonu, autrice di una prestazione stellare, contraddistinta da 37 punti, due muri e un 57% di efficacia offensiva. Decisiva anche Plummer, con i suoi 16 punti, di cui quattro a muro, mentre al centro Robin De Kruijf ha raggiunto doppia cifra con tre muri e un ace a fare da corollario.
Una finale che ha il gusto del passaggio di consegne. Conegliano vivrà una fase di smobilitazione durante il mercato estivo, dando l’addio a tante sue punte di diamante. Oltre a Paola Egonu, destinata al Vakifbank di Guidetti, lasceranno anche Sylla e Folie, pronte ad accasarsi proprio a Monza. Possibile, dunque, che la squadra brianzola spodesti le campionesse d’Italia a partire dal prossimo anno.
Coach Gaspari, in queste ultime stagioni, ha costruito un gruppo coeso i cui risultati sono andati costantemente in crescendo. Lo dimostrano la CEV Cup vinta lo scorso anno e i quarti di finale di Champions raggiunti alla prima partecipazione. Il consorzio Vero Volley, guidato dalla presidentessa Alessia Marzaro, ha rapidamente scalato le gerarchie e, con l’aggiunta dell’esperienza di elementi quali Sylla e Folie, autentici perni della Nazionale azzurra, potrebbe compiere quell’ulteriore step utile ad affermarsi definitivamente quale realtà più competitiva del campionato.
Lube Civitanova campione d’Italia per la terza volta di fila
Chi ha mantenuto i pronostici, paradossalmente sovvertendoli, è stata la Lube Civitanova di coach Blengini. I marchigiani si presentavano ai blocchi di partenza della regular season quale squadra da battere, in virtù dei due Scudetti conquistati consecutivamente nelle ultime stagioni.
Eppure, la stagione regolare aveva messo in ombra i “Cucinieri”, complice una Perugia dominante in ogni singolo aspetto, capace di chiudere al primo posto in classifica con diversi punti di margine, e una Trento qualificata alla finale di Champions per il secondo anno di fila.
Proprio Perugia ha dovuto però soccombere alla forza di Zaytsev e compagni. Lo “Zar” ha messo a segno 13 punti in gara quattro, conclusasi sul risultato di 3-0 per i biancorossi (25-23; 25-16; 25-21), dimostrandosi ancora una volta determinante. Una vittoria che dà un senso diverso alla stagione dei marchigiani. Il prossimo anno, i campioni d’Italia punteranno sicuramente a qualcosa in più: c’è voglia di tornare a primeggiare in Europa, e il risultato raggiunto quest’anno getta le basi per le stagioni a seguire.
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