La giocatrice Ekaterina Antropova, opposta di Scandicci, era finita al centro di un “intrigo internazionale” riguardante la sua nazionalità sportiva. La FIVB ha accertato un primo tesseramento avvenuto in Russia, cosicché la giocatrice risulta arruolabile per la Nazionale del Cremlino.
Caso risolto: per la FIVB, la Federazione internazionale di Pallavolo, Ekaterina Antropova, opposta di Scandicci, è una giocatrice russa. La classe 2003, ex Sassuolo, si era trovata al centro di un “intrigo internazionale” lo scorso 25 ottobre, quando era stata costretta a saltare il match contro la Delta Despar Trentino per un’indisposizione intestinale.
In realtà, si sarebbe venuto a scoprire poco dopo, i motivi dell’esclusione erano burocratici. La CEV, in sede di presentazione delle liste per la Challenge Cup da parte di Scandicci, aveva posto un “alert” vicino al nome di Antropova, che il club toscano aveva tesserato come giocatrice italiana.
Un documento della Federazione russa attestava invece un primo tesseramento presso una squadra di San Pietroburgo, quando ancora l’Antropova era agli albori della sua carriera professionistica. Fermata per più di tre settimane, alla giocatrice è stato vietato scendere in campo prima che si fosse risolto l’intrico.
Ieri è arrivata la risposta della FIVB: Antropova è una giocatrice russa. Una “mazzata” per Scandicci, che ora dovrà ripensare il proprio roster per adeguarlo al regolamento del campionato italiano. Lo stesso prevede che, durante una partita, debba esservi la presenza simultanea di almeno tre giocatrici italiane in campo, e che a referto non possano essere messe più di sei giocatrici straniere.
Scandicci ha in organico già sei giocatrici straniere: Natalia, Bia, Milanova, Orthmann, Lippmann e Castillo. Motivo per cui Barbolini dovrà operare delle scelte, e si vedrà ulteriormente limitato nella selezione del suo sestetto titolare.
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