La Juventus prosegue la sua marcia verso i piani alti della classifica.
La squadra di Max Allegri espugna 0-1 il campo del Verona nella sua ultima trasferta del 2022.
Successo che proietta i bianconeri almeno momentaneamente al 4° posto.
Quinta vittoria di fila e altrettanti clean sheet consecutivi per la formazione bianconera.
Il tutto al termine di un match assai sofferto contro un Verona che sostanzialmente fa la partita.
E con la Juve che si limita a coprirsi e a ripartire quando possibile, il tutto plausibilmente facente parte della classica strategia di conservazione, con la Lazio che incombe come impegnativo ultimo match del 2022.
Difesa bianconera che soffre, ma che sostanzialmente riesce a coprirsi bene, specie nel primo tempo, allorquando le occasioni più pericolose per l’Hellas arrivano sempre da fuori area, con Perìn, stavolta titolare, che però è sempre attento.
Una difesa juventina che torna quindi ad essere solida, con un Bonucci ritrovato anche in fase di gestione e posizionamento, con un Bremer che dimostra progressi costanti, e con un Danilo che copre più che avanzare da terzino offensivo, e si rende anche protagonista del discusso tocco di braccio, da regolamento non punibile.
In mediana solite buone cose da un Fagioli sulla cresta dell’onda, e da un Rabiot che sta dimostrando di aver meritato la fiducia concessagli negli anni.
Il francese è protagonista dell’azione che porta al gol, con il taglio perfetto in verticale per Kean che con un sinistro imperfetto e sporco sigla il gol vittoria.
Nella ripresa gli ingressi degli altri due ex PSG Di Maria e Paredes danno una ulteriore spinta e legittimazione al successo bianconero, con Paredes che da solidità ad una mediana di qualità ma poco solida, e con Di Maria che con un gran sinistro sfiora il gol.
Un successo di misura, di cinismo, con massimo risultato ottenuto con il minimo sforzo per i bianconeri.
E’ tutto ciò che ci vuole per chiudere in bellezza un anno 2022 che, come detto, si chiuderà con un big match, contro la Lazio del grande ex Maurizio Sarri, il tecnico dell’ultimo scudetto della storia bianconera.
Voti e pagelle.
Bonucci, voto 6.
La sua carriera sembra essere al capolinea, tuttavia in questo match regala qualche spunto del vecchio sé stesso, in fase soprattutto di leadership della fase difensiva.
Bremer, voto 6.5
Sta pian piano trasformandosi in una sicurezza, dalle sue parti non si passa, esegue bene anche le diagonali difensive, e non disdegna la proposizione offensiva.
Danilo, voto 6.
Si rende protagonista del discusso tocco con il braccio sinistro, da regolamento non punibile. Per il resto, dimostra che quando non prova a spingere da terzino offensivo, sa fare bene anche la fase di ripiegamento.
Fagioli, voto 6.
Solite scorribande in mediana, di cui è ormai quasi leader.
Rabiot, voto 6.5
Sforna un assist con un taglio in diagonale al bacio per il gol partita di Kean, dimostrando che, negli anni, sta meritando la fiducia.
Kean, voto 6.
In un momento di abulia offensiva ha il merito di buttarla dentro, seppur in modo anche fortunoso.
Paredes, voto 6.5
Entra e da solidità alla mediana in fase di interdizione.
Di Maria, voto 6 di incoraggiamento.
In questa sua tribolata stagione italiana dimostra di sapersi rendere utile quando ne ha la possibilità, legittimando la vittoria bianconera con un gran sinistro in diagonale al volo che va vicino al raddoppio.
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