F1, Vettel si ritira dopo quindici anni di corse e quattro titoli mondiali: “Voglio stare con la mia famiglia, ma non è un addio al mondo dello sport”.
La fine di un mito: Sebastian Vettel ha annunciato oggi il proprio ritiro dall’attività agonistica al termine del Mondiale in corso. La Formula 1 perde uno dei propri maggiori protagonisti negli anni ’10 di questo secolo. Quattro volte campione del mondo con la Red Bull, Seb ha segnato un’era, essendo tra le altre cose l’ultimo campione del mondo a rappresentare la Ferrari in pista.
La decisione, comunicata oggi attraverso un video messaggio su Instagram, arriva nel mentre di un biennio poco esaltante con la Aston Martin, la squadra che l’aveva scelto come pilota di punta per rilanciare il proprio brand all’interno del “Circus”.
A 35 anni, il pilota teutonico preferisce concentrarsi maggiormente sulla famiglia, ma assicura che quello di oggi non è un addio al mondo F1: “Lascio una Aston Martin che ha posto le basi per vincere in futuro. Darò il massimo fino alla fine, poi al termine della stagione mi prenderò il giusto tempo per riflettere sul futuro. Essendo padre, voglio concentrarmi sulla mia famiglia, ma non è un addio a questo mondo”.
Sebastian Vettel: dai quattro Mondiali con la Red Bull, ai successi mancati in Ferrari
Con il ritiro di Sebastian Vettel, la Formula Uno perde uno dei suoi campioni più rappresentativi. Non a caso, con i suoi 53 GP vinti, Seb risulta essere il terzo pilota per successi nella storia della F1, dietro ad altre due leggende come Lewis Hamilton (103) e Michael Schumacher (91), entrambi vincitori di ben sette titoli mondiali.
Vettel si è laureato quattro volte campione del mondo, quando insieme alla Red Bull ha monopolizzato la scena del “Circus” dal 2011 al 2014. Il passaggio in Ferrari è coinciso, invece, con l’inizio dell’epopea Mercedes. Giunto per emulare le gesta del connazionale Schumacher, Vettel ha solo sfiorato la gloria con il “Cavallino rampante”.
Negli occhi dei tifosi della “Rossa”, oltre alle vittorie ottenute (13), hanno negli occhi le immagini di alcuni episodi poco fortunati, che si sono poi rivelati fatali, a Vettel, ai fini della conquista del titolo iridato.
In lizza con Lewis Hamilton, che lo precedeva di soli tre punti in classifica, il tedesco si rese protagonista di un incidente con il compagno di squadra Raikkonen e l’attuale campione del mondo Verstappen, alla partenza del GP di Singapore. Un errore che gli costò il ritiro dalla corsa, e diede il la alla cavalcata di sir Lewis verso il titolo, dopo che Seb aveva condotto in testa per larga parte del Mondiale.
Ancor più amaro in bocca lascerà l’incidente sul circuito di Hockenheimring, nel GP di Germania 2018, quando all’ultimo giro, in testa alla classifica piloti, e lanciato solo verso una vittoria che gli avrebbe consentito di consolidare la propria leadership, Seb perse il controllo della vettura andando a sbattere contro le barriere. Incidente che influirà negativamente sul resto della stagione, pregiudicando la corsa al titolo, che sarà appannaggio di Hamilton per la quinta volta.
Seb resta comunque uno dei piloti Ferrari più amati di sempre, l’ultimo con il quale la “Rossa” di Maranello si sia sentita davvero legittimata ad aspirare al titolo.
La sua eredità, di pilota vincente, è stata trasmessa a Charles Leclerc. Il monegasco, così come il compagno di squadra Sainz, pur commettendo degli errori, sta vivendo una stagione esaltante alla guida di una Ferrari che sembra essere tornata finalmente competitiva
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