Crisi russo-ucraina, nuove decisioni da parte della UEFA: le squadre dovranno giocare i match europei casalinghi in campo neutro.
La crisi russo-ucraina continua a riflettersi anche sul mondo dello sport. Con attenzione particolare al calcio, dopo avervi raccontato dello spostamento della sede della finale di Champions da San Pietroburgo a Parigi, c’è da segnalare oggi la decisione della UEFA circa i club ucraini e russi ancora impegnati nelle competizioni europee.
Entrambi, vista la situazione di crescente tensione a livello internazionale, saranno costretti a disputare i rispettivi match casalinghi in campi neutri. Decisione che si è resa doverosa per evitare spostamenti in zone dilaniate dal conflitto.
La FIFA, come altre istituzioni sportive di rilievo internazionale (FIA su tutte, la quale ha di recente sospeso il pilota della Haas Nikita Mazepin), prosegue in un’opera di isolamento della componente russa per manifestare il proprio appoggio ai Paesi dell’alleanza atlantica nell’ambito del conflitto che, prendendo le mosse dalla regione del Don, si è in pochi giorni spinto sino alla capitale Kiev, città cinta d’assedio dalle forze militari russe.
Mentre sul fronte politico si susseguono i timori circa un possibie colpo di stato, il mondo dello sport cerca di far sentire la propria voce e dare il proprio contributo in quella che viene percepita una battaglia per la difesa delle libertà democratiche e dei confini internazionalmente riconosciuti. La Russia si trova sotto il fuoco incrociato dello schieramento occidentale. Il calcio, e lo sport in generale, rischiano di pagare a caro prezzo eventi che dovrebbero esulare dalla loro sfera di competenza.
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