Era noto già da settimane e ora è ufficiale: Thiago Motta è il nuovo tecnico della Juventus. L’ormai ex bolognese ha firmato un contratto triennale da 3.5 milioni più bonus e con lui i bianconeri proveranno a ripercorrere la via del risultato attraverso il gioco dopo i fallimenti targati Sarri e Pirlo e il disastroso ritorno al risultatismo puro con Allegri.
Motta, brasiliano di nascita, ma italiano per discendenza, è reduce da due campionati al Bologna: il primo positivo e il secondo, cioé quello appena trascorso, magnifico, impreziosito dal 5° posto valevole per la qualificazione in Champions League dopo addirittura sessant’anni. Per non parlare della valorizzazione di tanti giocatori, su tutti Zirkzee e Ferguson.
Prima di imbarcarsi per l’Emilia, Motta aveva già avuto due esperienze in Liguria con Genoa e Spezia. Mentre con i genovesi l’avventura terminò con un esonero arrivato nel dicembre del 2019, con gli spezzini andò leggermente meglio avendoli condotti alla salvezza.
Nel settembre 2022, dopo poche partite, fu scelto dal Bologna per succedere a Mihajlovic, esonerato dopo un inizio negativo, e su quella panchina è rimasto fino a poche settimane fa.
In attesa di capire se sarà un grande allenatore, va detto che da calciatore è stato uno dei migliori registi degli anni 2000. Vinse molto con il Barcellona e poi giocò anche con l’Atletico Madrid, ma due gravi infortuni sembravano aver compromesso la sua carriera.
Invece, si riprese al Genoa e soprattutto all’Inter, dove fu tra i protagonisti del Triplete. Nel 2012 passò al PSG e ivi concluse la carriera sei anni dopo.
Dopo un paio di presenze con la nazionale verdeoro, Motta fu convocato dal CT Prandelli nel 2011 e partecipò agli Europei del 2012 e al Mondiale 2014. Anche il successore di Prandelli, Conte, lo convocò portandolo ad Euro 2016, dopo il quale il regista lasciò la nazionale.
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