Zlatan Ibrahimovic ha appena apposto la sua firma sul nuovo contratto che lo legherà al Milan fino a giugno 2022. La cifra è di 7 milioni annui più bonus legati a presenze, gol e risultati della squadra per un totale probabile di 7.5.
Questa è la notizia, ma non è granché piacevole da dare poiché lo svedese, fondamentale se e quando sta bene, quest’anno è stato frenato da innumerevoli problemi fisici legati ai suoi 40 anni; tali problemi, uniti anche ad una serie di cartellini non sempre giusti, ne hanno dimezzato l’apporto dato ai rossoneri in termini di gol, assist e leadership.
Questo nuovo contratto non dovrà essere un palliativo per placare l’inevitabile scontento della tifoseria per l’eventuale mancato acquisto di un’altra punta centrale con molti gol nella faretra, ma dovrà allo stesso tempo essere un invito, per il prescelto ovviamente, a recarsi a Milano a gonfiare le altrui reti.
Andrea Belotti, Dusan Vlahovic. Questi sono i nomi più gettonati e chi scrive non vuol manco citare Gianluca Scamacca, normalissimo attaccante con poco senso del gol che il buon Sassuolo vuol sbolognare in fretta al primo gonzo che gli invia un bonifico da 40 milioni.
Tornando allo svedese, è ormai chiaro che non potrà garantire molto in termini di presenze nella prossima, ultima stagione, ma potrebbe rivelarsi il chiavistello per aprire al rinnovo di Gigio Donnarumma e far stare buono Mino Raiola per un po’ di tempo; vana speranza, ma è l’unica cosa rimasta in questo mondo malato in tutti i sensi.
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