L’ex attaccante di Foggia, Lazio e Bologna, consacrato dal gioco di Zeman, è stato graziato dal presidente Gravina dopo la vicenda calcioscommesse che lo coinvolse 10 anni fa. Ora può tornare a far parte del mondo del calcio.
La fine di un incubo per Beppe Signori: l’ex attaccante di Foggia, Genoa e Lazio ha ricevuto la grazia del presidente federale Gravina per i fatti legati al calcioscommesse che lo coinvolsero dieci anni fa. Signori era stato accusato di diverse “combine”, tra cui alcuni match di Serie B come Modena-Siena 0-1 (26-02-2011) e Modena-Sassuolo 1-1 (23-10-2010).
A seguito di queste accuse l’ex bomber della Nazionale era stato radiato, con l’impossibilità di svolgere dunque un qualsivoglia incarico in ambio calcistico. Assolto dai capi di accusa, dopo il primo grado di giudizio, presso il tribunale di Modena lo scorso 26 marzo, Signori ha ottenuto ieri la piena riabilitazione anche dalla giustizia sportiva.
A sancirla una firma del presidente federale Gabriele Gravina, che ha concesso l’indulto a uno dei calciatori più amati degli ultimi anni. Un uomo che, attraverso i suoi gol, ha segnato l’epoca più bella del campionato italiano. A testimonianza dell’affetto popolare che avvolge il tre volte capocannoniere della massima serie c’è una petizione lanciata sul sito Change.Org, che ha raccolto ben 9000 firme. In tale petizione si rivendica la piena riabilitazione per Beppe Signori, e il suo ritorno nel mondo del calcio.
Un appello cui il presidente Gravina ha risposto celermente, firmando l’atto che scagiona definitivamente Signori: “Vivo un momento di profonda felicità e sono pronto a ripartire già da domani – ha dichiarato “Beppe gol” al Corriere dello Sport – Non escludo un futuro da allenatore”. Noi, come lui, ci auguriamo che questo sia l’inizio di una rinascita.
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