Crisi russo-ucraina, arriva la decisione attesa di FIFA e UEFA: i due maggiori organi calcistici, mondiale e continentale, sospendono la Nazionale russa e i club da qualsiasi competizione internazionale.
La decisione è arrivata: categorica; estrema; inappellabile. FIFA e UEFA escludono la Russia e le sue squadre di club da qualsiasi competizione calcistica internazionale. Ciò significa, in altre parole, che la Nazionale russa non prenderà parte agli spareggi per la qualificazione ai Mondiali in Qatar, e che tutte le squadre russe attualmente impegnate nelle competizioni europee vengono eliminate d’ufficio. Segue il comunicato congiunto di FIFA e UEFA:
“A seguito delle decisioni iniziali adottate dal Consiglio FIFA e dal Comitato Esecutivo UEFA, che prevedevano l’adozione di misure aggiuntive, la FIFA e la UEFA hanno deciso oggi insieme che tutte le squadre russe, siano esse rappresentative nazionali o squadre di club, saranno sospese dalla partecipazione alle competizioni FIFA e UEFA fino a nuovo avviso. Queste decisioni sono state adottate oggi dall’Ufficio di presidenza del Consiglio FIFA e dal Comitato Esecutivo della UEFA, rispettivamente i massimi organi decisionali di entrambe le istituzioni su questioni così urgenti. Il calcio è unito e in piena solidarietà con tutte le persone colpite in Ucraina. Entrambi i Presidenti sperano che la situazione in Ucraina migliori in modo significativo e rapido, in modo che il calcio possa nuovamente essere un vettore di unità e pace tra i popoli”.
Pugno duro, quindi, da parte della governance calcistica. In mattinata vi avevamo riportato alcuni dei provvedimenti che la FIFA era intenzionata ad infliggere alla Russia nell’ambito delle competizioni internazionali: niente bandiera e inno. Obbligo ad essere identificata come “RFU” (“Unione calcistica Russa”). Sanzioni simili a quelle che il CIO aveva inferto al Comitato Olimpico Russo dopo lo scandalo doping che coinvolse il gigante moscovita tra il 2015 e il 2018, ma che non prevedevano l’esclusione della Russia dalle competizioni.
Pressata da diverse Federazioni, in particolar modo Polonia, Repubblica Ceca e Svezia (le avversarie della Russia negli spareggi mondiali), la FIFA ha dovuto prendere una posizione più netta. Sino a nuovo avviso, verosimilmente quando le tensioni tra Russia e Ucraina si saranno placate, non vi sarà traccia della superpotenza sovietica nelle competizioni calcistiche internazionali.
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