Lo scontro dell’estate scorsa si è ripresentato con maggiore virulenza nelle ultime ore producendo un effetto del tutto inatteso: Lionel Messi non è più un giocatore del Barcellona!
Eh sì, quel che sembrava impossibile è invece accaduto e la causa è economica: il nuovo contratto, quello vecchio era scaduto, non poteva essere depositato senza un corposo taglio del 50%, dovuto al tetto ingaggi imposto dalla Federazione, e alla richiesta di taglio Messi e il padre-agente hanno risposto picche.
Tutto questo malgrado il club abbia sempre rispettato ogni volontà dell’argentino, autentico uomo immagine da una decina d’anni: dai nuovi acquisti alla rimozione del nemico Bartomeu, rimpiazzato alla presidenza dal rientrante Laporta. E se nemmeno Laporta è riuscito a convincere Messi a dimezzare il suo ingaggio di circa 30 milioni, vuol dire che era destino che il rapporto finisse.
Laporta, qualora il Barcellona dovesse andare a ramengo anche quest’anno, verrebbe ricordato non più come il presidente del Barcellona di Rijkaard e Ronaldinho e quello della prima fase di Guardiola e Messi, ma come colui che ha distrutto un binomio che, di fatto, doveva essere indissolubile.
Il comunicato è poi da studiare: “Sebbene sia stato raggiunto un accordo tra FC Barcelona e Leo Messi e con la chiara intenzione di entrambe le parti di firmare oggi un nuovo contratto, non sarà possibile formalizzare il tutto a causa di ostacoli economici e strutturali (regolamento del campionato spagnolo). Di fronte a questa situazione, Lionel Messi non rimarrà legato all’FC Barcelona. Entrambe le parti sono profondamente dispiaciute che alla fine i desideri sia del giocatore che del club non possano essere esauditi. Il Barça ringrazia Messi per il suo contributo e gli augura il meglio nella sua vita personale e professionale”, si legge nell’inattesa nota ufficiale del Barça“.
Notato nulla? Il saluto finale è freddissimo, eppure Messi ha reso il Barcellona quello che è oggi; non da solo, ovviamente, ma su tantissime vittorie e su un certo modo di intendere il calcio, insieme a quella di Guardiola, c’è la sua firma. E’ dunque il saluto finale ad uno che rischia di passare alla storia come ingrato.
Cosa succederà ora? Beh, Messi può andare solo a Parigi oppure a Manchester dal suo mentore, mentre il Barcellona dovrà ripartire da zero come fece nel 2008. Ma quello di oggi non è il mondo del 2008.
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