Buone notizie dall’UEFA per la Roma, che dopo qualche anno di problemi con l’organismo continentale e il Fair Play Finanziario è finalmente uscita dal regime di osservazione. L’Inter, invece, dovrà rispettare i patti per almeno un’altra stagione.
In una giornata difficile come quella di ieri, che ha visto la Roma protagonista in negativo per la vicenda stadio, è arrivata una buona notizia per la società giallorossa. Sul sito ufficiale l’UEFA ha infatti comunicato che la squadra capitolina, insieme al Krasnodar, la Lokomotiv Mosca, il Monaco e lo Zenit San Pietroburgo ha rispettato tutti i parametri e gli obiettivi del settlement agreement ed è quindi uscita dallo stesso.
Dopo 3 anni la Roma è fuori, e adesso, pur dovendo comunque mantenere un equilibrio fra costi e ricavi (come tutte le squadra d’Europa d’altronde) non avrà più i paletti imposti nelle scorse stagioni dall’UEFA, fra i quali il pareggio di bilancio entro fine giugno che ogni volta obbligava i giallorossi ad una grossa cessione ad inizio mercato. La Roma, complici anche le ampie entrate europee, viene liberata dal settlement agreement e potrà essere leggermente più aggressiva sul mercato estivo (non a caso, Monchi ha già piazzato quattro colpi, Coric, Marcano, Kluivert e Cristante).
Non è ancora finita invece per l’Inter che non ha soddisfatto le richieste l’UEFA, ed avrà ancora restrizioni sportive e finanziarie: rosa ristretta in Europa, conti sotto osservazione almeno per tutta la stagione 2018-19. Di fatto la dirigenza dovrà valutare le spese fatte per il mercato negli ultimi due anni (da quando non è in Europa) e le entrate: dovranno essere in parità. In parole povere, i nerazzurri dovranno fare bene i conti, e per comprare dovranno prima vendere (e pure bene).
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