UEFA, nuovo criterio per valutare la salute finanziaria dei club: addio al Fair Play Finanziario, per iscriversi alle competizioni sarà necessario contenere il monte ingaggi entro il 70% del fatturato. Retrocessione ad una competizione UEFA minore nel caso tale criterio non venga rispettato.
Un salary cap per decidere dell’iscrizione dei club alle coppe europee: questa la nuova idea che sta escogitando Aleksandaer Ceferin, presidente della UEFA, nel tentativo di superare il meccanismo del Fair Play Finanziario imposto tredici anni fa dall’organismo che oggi presiede.
Il nuovo meccanismo, legato al monte ingaggi (da capire se netto o lordo), prevederebbe che un club non possa spendere oltre il 70% del proprio fatturato in stipendi. Un tetto salariale, dunque, che offra criteri più flessibili e, al contempo, più obiettivi a chi debba vigilare sulla situazione finanziaria delle squadre iscritte alle coppe europee.
Il nuovo parametro verrà discusso dal Comitato Esecutivo della UEFA il prossimo 7 aprile. La soluzione trovata è a metà strada tra ciò che reclamavano i club della Bundesliga tedesca, i quali chiedevano un limite di spesa in ingaggi non superiore al 60% dei ricavi, e i club di Premier League, che spingevano per un limite sino all’85%.
La nuova regola prevederà, tra l’altro, anche un nuovo sistema di sanzioni: chi non dovesse rispettare il parametro del salary cap, fa sapere il New York Times, potrebbe vedersi infliggere, oltre alle consuete ammende pecuniarie, anche la retrocessione ad una competizione europea di rango inferiore. Ciò dipenderà, eventualmente, dalla gravità dell’infrazione commessa.
Per cui, i club di Champions League rischierebbero la retrocessione in Europa League, e le squadre che partecipassero a quest’ultima competizione, verrebbero declassate in Conference.
Il nuovo salary cap si pone come misura più soft rispetto a ciò che aveva inizialmente imposto il Fair Play Finanziario, il quale prevedeva che i club estinguessero tutti i debiti contratti verso altre società di calcio, e raggiungessero il pareggio di bilancio (un’utopia, se si guarda al solo contesto italiano).
La nuova norma, che dovrebbe essere approvata il prossimo 7 aprile, prevede inoltre un restringimento progressivo dei costi, per permettere alle squadre di adeguarsi alla regola del 70% entro il prossimo triennio. Il prossimo anno il limite sul monte ingaggi dovrebbe infatti attestarsi al 90% dei ricavi totali, che dovrebbe abbassarsi all’80% nella stagione 2023-24, per poi raggiungere il limite auspicato entro il 2025.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.