L’ASL di Salerno ha bloccato i giocatori granata dopo la rilevazione di un caso di positività al Covid-19 nel gruppo squadra. Ribery e compagni non sono partiti per Udine, ed ora si attende il verdetto della Lega Calcio sull’esito della partita.
Non si è giocata Udinese-Salernitana, primo anticipo dell’ultima giornata del girone d’andata del campionato di Serie A. La squadra campana è stata infatti bloccata dall’Azienda Sanitaria Locale per via della rilevazione di un caso di positività al Covid all’interno del gruppo squadra.
Il team di Colantuono è stato trattenuto a Salerno e non ha potuto raggiungere Udine, lì dove si sarebbe dovuto disputare il primo match di questa diciannovesima giornata.
L’U.S. Salernitana 1919, a seguito di accertate positività nel gruppo squadra, prende atto delle disposizioni dell’ASL di Salerno che ha richiesto la sospensione dell’attività della squadra e ne ha vietato la partecipazione ad eventi sportivi.
La Società ha provveduto a comunicare tali disposizioni alla Lega Serie A e si rende disponibile ad ogni tipo di accertamento da parte delle autorità sanitarie locali”.
Mentre la squadra friulana e la terna arbitrale, guidata dal signor Camplone di Pescara, sono arrivate per tempo alla “Dacia Arena”, la Salernitana non si è presentata e, dopo 45 minuti, il fischietto abruzzese è stato costretto, come da protocollo, a fischiare la “fine” della partita.
Lo stesso accadde lo scorso anno con la sfida Juventus-Napoli, rinviata due volte prima di essere recuperata il 7 aprile. Ora, per i campani si aprono due scenari: o il recupero del match, o, ipotesi attualmente più probabile, l’assegnazione del 3-0 a tavolino all’Udinese.
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