La Juventus non stecca la prima ed espugna la Dacia Arena con un secco 0-3 con i gol di Chiesa, Vlahovic e Rabiot. Gli uomini di Max Allegri rispondono alle vittorie di Napoli e Inter collezionando i primi tre punti di questa nuova stagione.
Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di Dazn nel post partita analizzando la gara dei suoi ragazzi “Oggi siamo riusciti a vincere la partita, ma non dobbiamo assolutamente rilassarci. Nel secondo tempo siamo scesi d’intensità, è vero che stasera faceva molto caldo, poi avevamo galcuni giocatori che rientravano da infortuni. Oggi ci sono state belle prestazioni come quella di Miretti e Weah. Stasera è stato un bel primo tempo, ma nel secondo tempo dopo lo 0-2 abbiamo staccato un po’ e non bisogna mai calare la concentrazione.”
Il tecnico livornese ha poi continuato “Per me Chiesa è un attaccante, poi magari mi sbaglio ma Federico è un attaccante. Lui da estero diventa solo un giocatore di partenza, ma stasera giocando accanto a Dusan ha dimostrato tanto, anche se deve migliorare ancora qualosa in fase di non possesso. Io credo che Federico quest’anno in quella posizione lì possa fare tranquillamente 15/16 gol, ma farlo giocare da esterno è riduttivo.”
Su Cambiaso “Andrea è un ragazzo molto intelligente, averlo scelto non è stata una sorpresa. Quando hai un giocatore come Chiesa che si apre, lui capisce e va giocare dentro. Stasera ha creato più volte superiorità numerico, poi è normale che quando non ci sarà Chiesa ci sarà bisogno di un giocatore più lineare come Kostic.”
Sull’out di destra “Stasera la partita si è sviluppata molto dal lato di Chiesa e Cambiaso, si riusciva a creare facilmente superiorità numerica, addirittura anche Miretti si trovava sempre da quella parte, ma c’è da dire anche che Weah ha fatto un’ottima partita permettendoci di uscire molte volte bene con la palla e io non posso che essere molto contento di questo.”
Sull’atteggiamento “Noi tutto questo lo facciamo per noi stessi perché, comunque, stare fuori dalla Champions è una mancanza importante. Un club come la Juventus che, dopo 12 anni, non disputa una partita di Champions è una mancanza e ci mancherà molto. Questo deve essere una motivazione per ritornarci quanto prima possibile, perché comunque noi i punti l’anno scorso li abbiamo fatti sul campo e avevamo il diritto legittimo di esserci.”
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