Il portoghese ha parlato nella prima conferenza stampa pre gara ufficiale da allenatore della Roma.
Manca poco alla prima Roma ufficiale targata Josè Mourinho e il debutto non poteva che essere in una competizione europea che rappresenta l’assoluta novità di questa annata calcistica.
La UEFA Conference League è stata, infatti, al centro di molte discussioni tra chi considera la terza coppa targata UEFA una competizione interessante da vedere e chi, invece, aveva palesato perplessità sulla competitività del torneo.
Nonostante ciò, la Roma si presenterà nel difficile campo dei turchi del Trabzonspor con la voglia di far bene e di passare il turno eliminatorio per poi cimentarsi nella fase a gironi della competizione.
Lo stesso Mourinho è chiaro quando apre la disamina sulla competizione: la Conference League già con questo sorteggio che ha messo di fronte i giallorossi e il Trabzonspor ha dimostrato di essere una competizione che può divertire e che deve essere, assolutamente, onorata.
Domani si affronteranno due squadre di ottimo livello e più che un turno di Conference, per Mourinho, sembra di essere di fronte ad una classica partita di Champions League.
Lo Special One è motivato ad avanzare in questa coppa e chissà se nei suoi pensieri c’è anche la possibilità di essere il primo vincitore della storia della competizione e, quindi, anche il primo a vincere i tre maggiori trofei messi a disposizione dalla UEFA.
Per farlo dovrà, però, contare sui suoi uomini in un mercato che a detta dello stesso portoghese ha mescolato i piani della società che, nonostante tutto, si è mossa bene.
Non ci sarà più Edin Dzeko, bensì tre ragazzi pronti a far esplodere il proprio talento in questa annata. Mourinho ha piena fiducia nei suoi bomber, ma non nasconde che l’addio del bosniaco aveva destato leggere perplessità, spente con l’arrivo di Abraham.
Shomurodov ha la totale fiducia di Mou e Tammy Abraham, nonostante la giovane età, ha già buona esperienza nelle competizioni europee (in carriera ha, infatti, vinto tutto seppur non da protagonista).
Mourinho ammette che la gestione sarà completamente diversa rispetto a quando allenava giocatori come CR7, Lukaku o Kane, ma allo stesso tempo si dice soddisfatto.
Smalling non sarà presente nel match di domani e anche contro la Fiorentina (nel debutto in Serie A) dovrà dare forfait ed è per questo che Mourinho sta pensando a come schierare la difesa con la certezza dell’inserimento di Roger Ibanez (che supera nelle gerarchie Kumbulla) al posto dell’inglese.
Quello che più ha colpito lo Special One è la voglia che la Roma e la sua gente ha di migliorare e questa filosofia positiva può permettere ai suoi ragazzi di credere di poter portare a casa risultati migliori rispetto a quelli ottenuti negli ultimi anni, ma ci vorrà il giusto tempo per mettere tutti i tasselli al proprio posto.
Intanto, però, c’è un Trabzonspor da battere e Mourinho capisce che le insidie sono dietro l’angolo soprattutto in una rosa che ha tanti volti “noti” al nostro calcio come Bruno Peres, Gervinho e Hamsik, oltre che Andreas Cornelius additato dal portoghese come vera chiave di volta per capire la tattica dei turchi qualora dovesse giocare o restare in panchina.
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