Tour de France 2022, inizia l’ultima settimana di gare con le montagne decisive. È scontro Vingegaard-Pogacar per la maglia gialla. Il danese ha oltre due minuti di vantaggio.
Jonas Vingegaard prova a spodestare Tadej Pogacar, e prendersi lo scettro al Tour de France. Il danese della Jumbo Visma, all’inizio della terza settimana di gare, conserva un buon margine di vantaggio (2:23) sul più quotato avversario sloveno, che cerca il tris in terra transalpina.
La “Grand Boucle”, ieri, è partita da Carcassonne, città capoluogo dell’Occitania, che nel corso degli anni è stata per ben dodici volte arrivo di tappa. Nei 178 chilometri, con partenza da Foix, i due contendenti per il simbolo del primato si sono tenuti reciprocamente a bada, lasciando la gloria alla fuga solitaria del canadese Hugo Houle della Israel (secondo il francese Madouas, e terzo un altro canadese, Michael Woods).
Pogacar aveva promesso battaglia, e così è stato: il capitano della UAE ha attentato due volte alla maglia, sul Port de Lers, un prima categoria di 11,4 chilometri al 7% medio di pendenza, provando poi a staccare il rivale in discesa.
Vingegaard ha tenuto botta, dimostrando di poter giocarsi le proprie chances di vittoria fino all’ultimo giorno, e i due si sono ritrovati al traguardo, in compagnia dalla maglia verde Van Aert, in fuga dall’inizio e combattivo sin dall’inizio. Il belga della Jumbo si è rivelato prezioso per regolare l’andatura del gruppo e impedire che gli uomini della UAE, Majka su tutti, propiziassero un nuovo attacco di Pogacar a Vingegaard.
Oggi cominciano le salite vere: la Saint Gaudens-Peyragudes, di appena 129 chilometri, prevede due GPM di prima categoria, tra cui l’ultima salita, il Peyragudes, che fungerà da arrivo a 1580 metri di quota, e presenterà pendenze durissime (attorno al 13%) nell’ultimo chilometro, quando i corridori saranno in debito d’ossigeno.
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