ATP 500 BARCELLONA: [3] R. Nadal b. [4] D. Thiem 6-4 6-1
E’ casa sua e Nadal lo dimostra ancora. Il maiorchino vince per la decima volta il torneo di Barcellona ma lo fa per la prima volta nella “pista” a lui intitolata con una performance perfetta e incredibilmente convincente.
Dall’altra parte della rete, il giovane austriaco Dominic Thiem è apparso stanco e provato dalla splendida vittoria di ieri contro il numero uno del mondo Andy Murray, ma il match di Nadal è l’ulteriore dimostrazione di come sia lui l’uomo da battere, ancora una volta, in questa stagione su terra rossa.
Dopo il decimo titolo conquistato a Montecarlo, Nadal firma la “decima” anche a Barcellona e arriva ai grandi appuntamenti di Madrid, Roma e soprattutto Parigi con la fiducia e la convinzione delle stagioni migliori e con un bottino di punti come non gli capitava dal 2009, anno in cui vinse l’unico titolo conquistato a Melbourne.
Il dritto funziona in modo brillante ricordando il colpo devastante che lo ha contraddistinto per anni sul circuito, la tenuta fisica sembra ottima e il servizio è il fondamentale decisamente migliorato in questa fase più matura della carriera.
Senza dubbio non può che essere un piacere, in una stagione su terra orfana di Federer, riavere questo Nadal, così dominante e così in forma a casa sua, sulla sua superficie preferita.
ATP BUDAPEST 250: [1] L. Pouille b. [Q] A. Bedene 6-3 6-1
Era il favorito fin dall’inizio del torneo e Lucas Pouille non ha deluso le aspettative, conquistando a Budapest il secondo titolo, dopo Metz lo scorso anno, della sua giovane carriera.
Il francese, testa di serie numero uno e recente semifinalista a Montecarlo, ha regolato senza problemi il qualificato britannico Aljaz Bedene in due comodi set in poco più di un’ora. Pouille si dimostra troppo più solido e potente dell’avversario, reduce da uno splendido torneo iniziato più di una settimana fa con i turni di qualificazioni.
Il transalpino ha giocato un ottimo tennis dal primo all’ultimo punto, senza mai essere in difficoltà e con ottime percentuali al servizio (85% di punti vinti con la prima) che gli hanno permesso di comandare costantemente il gioco e pressare da fondo il più leggero avversario.
Per Pouille, che in questa settimana aveva già toccato il suo best ranking di numero 14, è un’ottima iniezione di fiducia per il resto della stagione su terra rossa nella quale proverà ad essere ancora protagonista.
WTA INTERNATIONAL ISTANBUL: [1] E. Svitolina b. [6] E. Mertens 6-2 6-4
Come in Ungheria, anche ad Istanbul la grande favorita del torneo fin dalla vigilia riesca a trionfare nell’atto conclusivo e con relativa facilità.
L’ucraina Elina Svitolina, in ottima forma in questo inizio di stagione che l’ha vista entrare per la prima volta tra le prime 10 del mondo, conquista in Turchia il terzo titolo dell’anno superando in due set Elise Mertens.
La belga, grande protagonista nello scorso weekend di Fed Cup contro la Russia, dove ha conquistato due punti in singolare insieme al doppio decisivo, non ha potuto nulla quest’oggi contro la più forte avversaria.
Svitolina si rivela fin dall’inizio troppo continua e regolare per la belga, che prova a tenere lo scambio sul ritmo, finendo inevitabilmente per commettere più gratuiti.
Dall’altra parte l’ucraina amministra meglio tutte le situazioni più complicate del match riuscendo a far prevalere la maggior abitudine a certi palcoscenici e in certe fasi del torneo.
Per Svitolina si tratta del settimo titolo in carriera a soli 23 anni, e il terzo stagionale dopo i successi di Taipei e del ben più prestigioso torneo di Dubai.
WTA PREMIER STOCCARDA: [WC] L. Siegemund b. K. Mladenovic 6-1 2-6 7-6(5)
In una finale del tutto sorprendente non è mancata la suspense e il finale da brividi. Laura Siegemund conquista il torneo di casa di Stoccarda superando al tie break del terzo la francese Kristina Mladenovic.
La wild card tedesca era andata vicinissima alla conquista del titolo lo scorso anno quando si arrese in due set alla connazionale Kerber, ma questa volta il trofeo è tutto suo.
In un match fatto di alti e bassi, di occasioni sprecate e di tanto nervosismo, dopo due set a senso unico, il primo per la tedesca e il secondo per la francese, nel terzo parziale è stata Siegemund ad avere la chance più ghiotta quando ha servito per chiudere l’incontro nel decimo gioco.
Ma sfumata l’occasione, l’esito più giusto non poteva che essere il tie break decisivo dove la ragazza di Stoccarda si è imposta per 7-5 con uno splendido recupero su una smorzata sul match point, dopo due ore e mezza di gioco.
Per la tedesca si tratta del secondo titolo in carriera ma senza dubbio del più prestigioso, ma ora sarà interessante vedere come continuerà la sua stagione sul rosso dato che lo scorso anno dopo la grande ed inaspettata finale di Stoccarda, Siegemund non ha saputo mantenersi su quei livelli.
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