C’era tanta Italia in questa giornata conclusiva della lunga settimana di preparazione a Melbourne, con addirittura sei eventi in programma, e anche se l’en plein è sfumato, resta molto orgoglio.
Iniziando dalla buone notizie, ovvero il successo, il secondo titolo in carriera, di Jannik Sinner che, dopo aver trionfato a Sofia alla fine dello scorso anno, ha allungato a 10 la striscia di vittorie consecutive superando il connazionale Stefano Travaglia (7-6 6-4).
Nella finale di uno dei due eventi ATP 250 in corso di svolgimento a Melbourne, il Great Ocean Road Open, a spuntarla nel primo derby azzurro dal 1988, il primo in assoluto sul cemento, è stato il più giovane, Sinner, dopo due ore di battaglia da sommarsi alle tre registrate ieri nel successo su Khachanov.
Per entrambi sarà best ranking dalla prossima settimana con Sinner che sarà numero 32 del mondo e Travaglia, invece, numero 60 e per entrambi sarà già tempo di tornare in campo domani, nel primo turno degli Australian Open, il primo atteso da Denis Shapovalov in una sfida affascinante, l’altro da Frances Tiafoe.
Nulla da fare, invece, per l’Italia nella finale di ATP CUP che, giunta alla sua seconda edizione, ha visto la Russia succedere alla Serbia grazie a due vittorie nei due singolari, tanto nette quanto meritate.
Con una prestazione ai limiti della perfezione, a portare la Russia in vantaggio ci ha pensato Andrey Rublev vincente su Fabio Fognini (6-1 6-2) mentre, a blindare la contesa, è toccato a Daniil Medvedev, in striscia positiva dallo scorso anno, campione a Parigi e a Londra, che ha sconfitto Matteo Berrettini (6-4 6-2).
Infine, nell’altro evento in programma, il secondo ATP 250 di Melbourne, il Murray River Open, primo titolo in carriera per il britannico Daniel Evans, con tanto di best ranking, numero 26, che ha superato nettamente Felix Auger-Aliassime (6-2 6-3), sconfitto per la settima volta in altrettante finali.
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