Una prima settimana della stagione tennistica 2021 un po’ atipica con i tornei iniziati di giovedì e con la finale in programma di mercoledì, ma gli eventi ATP 250 di Antalya e di Delray Beach sono comunque pronti ad incoronare i propri campioni.
Nel torneo turco bella vittoria per il giovane australiano Alex de Minaur, classe 1999 ma con all’attivo già tre titoli, che in semifinale ha piegato in tre set l’ex top ten David Goffin (6-4 3-6 6-2) accreditato, ad Antalya, della seconda testa di serie.
In finale, il talento australiano sfiderà il kazako Alexander Bublik, classe 1997, che, dopo aver sorpreso il primo favorito, il nostro Berrettini nei quarti, ha dovuto ricorrere al terzo set per arginare un ottimo Jeremy Chardy (6-4 6-7 6-3), emerso già da due battaglie nei giorni precedenti ma capitolato alla terza.
Nessun confronto diretto tra i due e posta in palio molto importante, primo titolo per il kazako, quarto, ad appena 21 anni, come già detto, per l’australiano, ma soprattutto, il migliore dei modi per iniziare una stagione che, per entrambi, potrà essere di grande crescita.
Anche a Delray Beach la finale strizza decisamente l’occhi al futuro con il classe 1997 Hubert Hurkacz, quarta testa di serie del torneo, che se la vedrà contro il sorprendente statunitense Sebastian Korda, addirittura classe 2000.
Il tennista polacco, che vanta già un titolo ATP nel suo palmares, sempre negli Stati Uniti, a Winston-Salem nel 2019, ha strappato il suo pass per la finale grazie alla netta affermazione sul giocatore di casa, proveniente dalle qualificazioni, Christian Harrison (7-6 6-4).
Ancora più rapido e convincente il successo, invece, di Sebastian Korda, già protagonista, lo scorso anno, al Roland Garros, quando raggiunse gli ottavi di finale, e adesso per la prima volta in carriera in una finale del tour maggiore.
Korda, dopo aver sorpreso nel corso del suo torneo i connazionali, e teste di serie, Tommy Paul e John Isner, ha sconfitto, in ottanta minuti di gioco, anche il britannico Cameron Norrie (6-3 7-5), con una nuova prestazione incoraggiante e propositiva.
Tra Hurkacz e Korda non figurano precedenti e l’incontro, oltre a mettere in palio un trofeo, significa molto per entrambi anche in termini di ranking con il polacco che potrebbe sfondare il muro dei primi 30 giocatori del mondo e lo statunitense, invece, quello dei primi 100.
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