La UEFA ha sospeso il procedimento disciplinare nei confronti di Juventus, Barcellona e Real Madrid. L’organo di Nyon resta evidentemente in attesa della sentenza del tribunale di Madrid, cui Florentino Perez si era appellato per difendere la legittimità della propria posizione.
La prima battaglia può dirsi conclusa, ma la guerra si preannuncia ancora lunga. Nella vicenda Superlega, per ora, a spuntarla sono stati i tre club della discordia, Real Madrid, Barcellona e Juventus contro cui la UEFA ha dichiarato oggi di aver sospeso ogni tipo di provvedimento disciplinare. Ciò significa che tutto resta come prima, compreso il diritto delle tre squadre, tra le più blasonate del vecchio continente, a partecipare alla prossima Champions League.
Nel comunicato apparso sul suo sito ufficiale, la UEFA si dice non disposta a procedere fino ad ulteriore comunicazione. Il presidente Ceferin intende evidentemente attendere il responso giuridico della corte di Madrid, chiamata in causa da Florentino Perez, presidente del Real Madrid e della stessa Superlega, per esaminare l’effettiva legittimità di un provvedimento disciplinare da parte della UEFA all’indirizzo dei tre club dissidenti.
La corte spagnola aveva emesso una sentenza a fine aprile nella quale si era espressa favorevolmente rispetto all’esistenza della Superlega e aveva diffidato UEFA e FIFA dall’applicare qualsiasi tipo di sanzione nei confronti dei club che vi aderissero.
Un simile precedente normativo pone Barcellona, Real e Juventus in una botte di ferro, mentre rallenta i piani di Ceferin, convinto fino a poco tempo addietro di avere il coltello dalla parte del manico. Il presidente della UEFA deve accettare, per ora, la scomoda presenza dei tre nemici giurati nella competizione che essi stessi volevano scavalcare, ritenendola superata. La partita, comunque, non si chiude qui.
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