Respinte le richieste del tribunale di Madrid che scagionava le società decise a far parte del progetto Superlega, in particolar modo Juventus, Real Madrid e Barcellona.
L’idea che solo pochi mesi fa, per 48 ore, aveva spaventato il mondo del calcio che ha temuto per quella che poteva essere la più grande modifica del sistema calcistico attuale, continua a far parlare di se.
Gli enti della UEFA hanno continuato a ribadire che l’idea Superlega è morta, uccisa dai tifosi e da chi ha interesse in questo sport e che non vedrà mai una nuova possibilità di rinascita, nonostante tre delle dodici squadre fondatrici (Juventus, Real Madrid e Barcellona) non hanno abbandonato l’idea.
Proprio per questo motivo, Ceferin e la UEFA sono intenzionati a ragionare su quale possa essere la sanzione più congrua per i club “disertori” delle principali competizioni nazionali ed europee, nonostante sembri tramontata l’idea di un’esclusione delle società sopracitate dalla Champions League.
Secondo il Tribunale di Madrid, evidenziato dai comunicati congiunti pubblicati dalle tre società, non ci sono, però, gli estremi per sanzionare le 12 squadre fondatrici della Superlega e che tutte le idee di penalità sportive o finanziarie debbano essere tolte.
Nonostante il giudizio del tribunale spagnolo, la UEFA ha fatto sapere di essere totalmente indifferente a questa decisione e che le azioni saranno coordinate solo da ciò che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea deciderà.
Ceferin e il maggior organo calcistico europeo rimangono, dunque, della propria opinione e i 12 club sono ancora a rischio sanzione.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.