I giallorossi si aggiudicano anche il secondo atto del doppio confronto contro lo Shakhtar. Tante note positive nella Roma che attenderà con ansia la prossima avversaria per i quarti di Europa League.
Missione compiuta per la Roma di Fonseca che con il minimo sforzo e una partita dai ritmi tranquilli, ma sempre comandati dalle maglie giallorosse, si aggiudica un posto per i quarti di finale di Europa League.
Bastano un paio di occasioni ragionate e ben costruite per sorprendere gli ucraini dello Shakhtar Donetsk che ci mette tanto del proprio con una fase difensiva inspiegabile.
I padroni di casa, nel doppio confronto, sono sembrati non pervenuti. Troppi gli errori in fase difensiva e di impostazione, pochissime le sortite offensive, affidate solo a Solomon che ha, quantomeno, cercato di salvare la faccia ad una squadra che doveva fare molto di più contro questa Roma.
Il gol di rapina di Junior Moraes, su assist di Alan Patrick, è solo una piccola gioia all’interno di una doppia sfida “horror” per i ragazzi di Castro.
La Roma oggi non ha bisogno di strafare e gioca con la consapevolezza di poter colpire da un momento all’altro. Bomber Mayoral torna a segnare e continua ad affermarsi come capocannoniere della competizione, ma i gol sono tutti di pregevole fattura corale.
Carles Perez incanta e dimostra che, con un po di continuità, il suo talento può esplodere; Kumbulla convince a pieni voti e Cristante dimostra, ancora una volta, la sua importanza.
La Roma, da oggi, è ai quarti di Europa League ed ora crede davvero nell’impresa.
Le pagelle dello Shakhtar Donetsk
Trubin 6: Incolpevole sui gol subiti, dovrebbe strigliare ben bene i suoi difensori che gli hanno reso la giornata totalmente nera.
Dodò 5: Invisibile per tutta la partita e il momento della sua uscita è anche l’unica in cui viene inquadrato e/o citato. Nel disastro difensivo degli arancioni, quantomeno non è presente negli errori gravi della squadra. (dal 83’ Bolbat SV)
Vitao 4,5: La Roma gioca a ritmi assolutamente bassi ma a vedere lui e tutta la fase difensiva sembrano infermabili. Sbaglia ogni scelta possibile e regala delle praterie inspiegabili proprio perché, la maggior parte di queste, ampiamente prevedibili.
Kryvtsov 4,5: Non troppo preciso quando cerca di liberare l’area di rigore, ridando, però, il pallone a Mayoral che non perdona. Nel secondo gol della Roma sembra viaggiare per linee inesistenti e regala spazio ai giallorossi. Disastroso.
Matvijenko 5: Sfortunato protagonista del gol della Roma, con una palla persa che è un regalo che Karsdorp deve solo cogliere e rifinire. Doveva essere un’arma in più anche in fase offensiva, diventa una pedina invisibile di questo match.
Alan Patrick 6: Salva la prestazione con la precisa sponda di testa che permette a Moraes di pareggiare il match. Qualitativamente non rende quanto sperato, ma la prestazione è meno deficitaria di quella dell’andata. (dal 62’ Konoplyanka 6: Entra benino in campo e lo ostacola solo l’opposizione di un ottimo Pau Lopez. Forse avrebbe potuto giocare titolare, vedendo la prestazione di molti dei suoi compagni).
Marcos Antonio 5: Il centrocampista brasiliano fa tutto tremendamente male. In fase offensiva è impreciso e approssimativo, in fase difensiva è travolto dalla maggior qualità della trequarti giallorossa. Nota negativa della serata, già proibitiva, degli ucraini.
Maycon 5,5: Gioca in maniera abbastanza semplice, limitandosi al compitino. Anche lui, però, incappa in errori di possesso e non riesce a far girare i suoi.
Tete 5,5: Primo tempo poco convincente sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista tattico. Nel secondo migliora la sua prestazione e propizia il gol dei suoi, ma non basta per rendere onorevole una tale sconfitta.
Junior Moraes 6: Il pareggio porta la sua firma con il più classico dei gol “di rapina”. Ci prova come può, nonostante non riesca ad avere troppi palloni giocabili. Ha il merito di rendere meno amaro il passivo complessivo del doppio confronto. (dal 77’ Dentinho SV)
Solomon 6,5: Il migliore dei suoi. Risulta l’unico a provare almeno a rendere viva la partita con verticalizzazioni interessanti e qualche giocata di qualità. Nel nulla generale, una flebile luce. (dal 77’ Sudakov SV)
L.Castro 5: Un doppio confronto impietoso. Lo Shakhtar è, solitamente, una squadra molto organizzata, eppure non è mai sembrata all’altezza della competizione proprio a causa di un atteggiamento tattico davvero pessimo. Difensivamente gli ucraini hanno dei cali clamorosi, in fase offensiva la qualità non c’è. Oltre i meriti della Roma, ci sono tantissimi demeriti per gli uomini di Castro.
Le pagelle della Roma
Pau Lopez 6,5: Si rende protagonista con una grande parata poco dopo l’80’ minuto. Complessivamente gli ucraini non gli creano tanti problemi e non ha colpe sul gol subito. Lo spagnolo, nel doppio confronto, è comunque lieto protagonista.
Ibanez 5: Stanco e fuori forma. Gli ucraini, nonostante abbiano comunque creato pochi pericoli, hanno strada libera quando sfidano 1 vs 1 il ragazzo ex Atalanta. Conclude il suo primo tempo con un colpo alla testa, un’ammonizione e nessun ripiegamento difensivo significativo. (dal 46’ Mancini 5: Ha colpe sul gol subito. Non entra in campo con la testa giusta)
Cristante 6,5: Siamo, nuovamente, qui a dire che Bryan Cristante è un giocatore totalmente diverso da quello di pochi mesi fa. Duttile, preciso, autoritario ed oggi anche capitano della Roma. Poco da dire, Fonseca ha un ragazzo che con tanta umiltà si è calato nel ruolo di jolly.
Kumbulla 6,5: Finalmente una prestazione di buon livello in un periodo in cui, tra i difensori, l’albanese era sempre risultato il meno preciso. Oggi l’ex Verona non sbaglia nulla e rende impossibile la vita agli attaccanti ucraini.
Karsdorp 6: Quando Spinazzola è meno veloce e fluidificante del solito, la Roma può sempre affidarsi all’ottima forma dell’esterno olandese. Le migliori sortite offensive capitano dalle sue parti ed è, infatti, grazie a lui che la Roma confeziona il gol che chiude ogni discorso di qualificazione. Meriterebbe un voto più alto, ma quel giallo, in una zona morta del campo, è di una ingenuità disarmante. Salterà l’andata dei quarti. (dal 57’ Bruno Peres 6: Amministra gli ultimi minuti di partita senza strafare e senza mettersi particolarmente in mostra).
Villar 6: Lo spagnolo offre la solita prestazione di grande qualità con giocate importanti. Trova bene gli spazi che si creano, ma rispetto ad altre partite è meno preciso. Resta un elemento di grande valore ed un palleggiatore di ottima caratura, anche in partite psicologicamente meno dispendiose.
Diawara 6,5: Può l’infortunio di Veretout aver portato qualcosa di positivo alla Roma? La risposta logica è no, ma vedendo le prestazioni altisonanti di Diawara, il pensiero è che questo intoppo abbia permesso all’ex centrocampista del Napoli di dimostrare di essere un valore aggiunto alla rosa. Partita di grande concretezza. (dal 57’ Pellegrini 6: Si gode la festa ed entra col piglio giusto.)
Spinazzola 6: Prestazione sufficiente dell’esterno italiano, ancora lontano dalla forma ottimane e in debito d’ossigeno. Fa il minimo indispensabile e non commette sbavature o errori rilevanti. Oggi può permettersi una partita “tranquilla”. (dal 57’ Calafiori 6: Poche cose da segnalare. La partita non offre occasioni per mettersi in mostra, ma resta uno dei migliori prospetti della nostra nazione.)
Carles Perez 7: Superba prestazione del giocatore spagnolo che si dimostra in netta ripresa rispetto a qualche mese fa. Prezioso non tanto per l’assist del gol del 1-2 dove si inserisce in maniera ottima, ma sfruttando la disastrosa fase difensiva degli ucraini, quanto per la mobilità e la qualità che offre ai suoi. Confeziona palle gol a ripetizione.
Pedro 6: Bene ma, ancora una volta, non benissimo. Il ragazzo si dimostra più “in palla” durante le partite europee che in quelle di campionato, ma oggi si divora un paio di gol che un giocatore come lui deve segnare. Prestazione comunque sufficiente. (dal 75’ El Shaarawy SV)
Borja Mayoral 6,5: Opaco per tutto il primo tempo, ma alla fine segna, raddoppia e mette la parola fine alle speranze dello Shakhtar. Il ritorno al gol dello spagnolo arriva con enorme semplicità, sfruttando il portiere fuori dai pali e superandolo con un colpo di testa. Il secondo, a porta vuota, è un regalo di Carles Perez. Minimo sforzo, massima resa.
Fonseca 6: Prestazione sufficiente per completare un’opera già ampiamente messa in discesa nella gara d’andata. Il 6 è per la partita di oggi, nel doppio confronto meriterebbe almeno 7 per come è riuscito a dosare le energie dei suoi, creare una tattica vincente e strappare i quarti di finale di Europa League. Prima squadra italiana ad essere ai quarti di una competizione europea quest’anno. Mica male.
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