Il Covid-19, nella sua variante Omicron, sta tornando a funestare il Paese e ad interferire gravemente con tutto quel che ci riguarda.
Anche il calcio sta subendo di nuovo e, dopo i rinvii di svariate partite nell’ormai appestata Inghilterra, anche in Italia si deve ricominciare a rinviare una o più partite.
Nei gioni scorsi erano state rinviate Benevento-Monza e Lecce-Vicenza, ma è di poco fa la decisione di non far disputare le sfide in programma il 26 e il 29 dicembre, ossia l’ultimo turno di andata e il primo di ritorno.
Queste sfide dotrebbero, o potrebbero, essere recuperate a gennaio, la 19° giornata giorno 15 e la 20° giornata il 22, approfittando della sosta già predisposta da tempo.
A deciderlo è stata l’Assemblea di Lega, in riunione in questi minuti, che ha anche stabilito di far disputare le sfide precedentemente rinviate, Benevento-Monza e Lecce-Vicenza, in data 13 gennaio.
Prevale, così, la frangia favorevole allo stop e composta da quasi tutte le società tranne cinque: Reggina, Brescia, Perugia, Frosinone e Cremonese. Ma il problema è un altro: sembra di essere tornati ai primi orribili mesi del 2020, nei quali non si conosceva ancora il virus e non si sapeva come combatterlo.
La nuova variante è altrettanto sconosciuta e, nonostante i vaccini, sta imperversando. Meglio fermare quel che si può fermare per poi tornare in azione.
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