Scherma, due italiane tra le prime otto nel Grand Prix di Dhoa, riservato alla spada, che si è tenuto dal 27 gennaio ad oggi: Rossella Fiammingo e Alessandra Bozza finiscono rispettivamente sesta e ottava. Nessun azzurro ai quarti. Vincono l’italo-brasiliana Nathalie Moellhausen e l’ungherese Skilosi.
Non arrivano medaglie, ma comunque buone indicazioni per Dario Chiadò, CT della Nazionale di spada, dal Grand Prix che si è disputato oggi a Dhoa. Il primo appuntamento della stagione a punteggio maggiorato (si assegnano 0,5 volte in più i punti delle normali gare di Coppa del Mondo), vede due atlete azzurre entrare tra le prime otto: Rossella Fiammingo e Alessandra Bozza.
La bimedagliata olimpica, bronzo mondiale e argento europeo in carica, ha eliminato in serie l’americana Hadley (11-10), l’ucraina Chorniy (15-11) e la cinese Zhu (7-6) prima di cedere le armi alla magiara Eszter Muhari, che l’ha sconfitta 15-9.
La Bozza, invece, aveva superato nei turni preliminari l’ucraina Kharkova (15-14), la compagna Roberta Marzani (15-11) e la svizzera Favre (15-13), prima di dover cedere le armi all’italo-brasiliana Nathalie Moellhausen, che l’ha battuta 15-7.
Proprio le due giustiziere delle azzurre (che conquistano comunque 21 punti in ottica classifica) si sono ritrovate di fronte in una semifinale molto tirata, contraddistinta dalla grande rimonta di Moellhausen sull’8-4, e decisa da una stoccata della brasiliana nel minuto supplementare.
La Moellhausen si è dunque misurata con la fracese Candassamy, numero sette del ranking, ed ha gestito molto bene l’assalto, lasciando spazio all’avversaria per avanzare, e affondando il colpo al momento opportuno. Atteggiamento che si è mantenuto prudente anche nella terza ripresa, nonostante un margine rassicurante di cinque lunghezze di vantaggio, e ha condotto la brasiliana ad imporsi 15-8.
Non esaltante la prova dei ragazzi, dove il solo Diliberto accede al tabellone dei 32: sconfitto dall’ucraino Reizlin 13-9, il nostro portacolori si piazza settimo. L’oro è appannaggio dell’ungherese Skilosi che “condanna” all’argento, battendolo 15-10, il belga Neisser Loyola, che in semifinale aveva firmato in rimonta l’impresa contro Yannick Borel, numero uno del ranking e vincitore della passata edizione di questo Grand Prix.
Finale dominata dalla tensione, dove l’arbitro ha comminato ad entrambi un rosso per doppia passività. L’ungherese ha comunque dominato il match, chiudendo sul punteggio di 15-10.
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