Il tecnico portoghese ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Napoli.
La Roma di Josè Mourinho è attesa alla difficile sfida contro il Napoli di Walter Mazzarri.
Il match dello Stadio Olimpico di Roma è un vero e proprio crocevia per le ambizioni europee di entrambe le compagini che sono in cerca di un riscatto dopo un periodo non troppo positivo.
La sconfitta contro il Bologna ha costretto i giallorossi a perdere terreno per il quarto posto e il match contro il Napoli è l’occasione perfetta per poter riallacciarsi al gruppo di contendenti.
Prima di tutto, però, Mourinho è stato interpellato in conferenza stampa sulla sentenza dell’UE che ha legittimato la Superlega nel suo intento di creare un nuovo torneo calcistico con la Roma che è stata la prima squadra italiana a prenderne le distanze: “Sono l’allenatore della Roma, quindi la mia posizione è la stessa della società giallorossa. Non voglio commentare questo genere di notizie, nonostante la mia grande esperienza nel calcio, non me la sento di fare analisi. La società è già stata chiara sull’argomento”.
Sul Napoli e sulla pericolosità del match, lo Special One risponde: “Sfidiamo i campioni d’Italia che hanno meritato di essere definiti tali. Hanno vinto nettamente lo scorso anno e in questa stagione affronteremo la stessa squadra che ha dominato il campionato precedente, tranne per Kim che è stato rimpiazzato da tanti nuovi innesti. Il Napoli ha tante soluzioni, anche dalla panchina, e ha un allenatore bravissimo”.
Sulle sue parole e sull’intenzione di voler restare a Roma: “Volevo che la mia posizione fosse chiara. Non ho mai avuto dubbi e ribadisco di voler restare. Ho avuto grandi offerte nel mio periodo in giallorosso, la prima una settimana dopo aver firmato con la Roma, poi dopo la Conference League è arrivato il Portogallo e infine l’Arabia dopo la finale di Europa League. Ho sempre rifiutato e ascoltato la società. Mi piacerebbe lottare con tutte le difficoltà del caso”.
Su Osimhen e Lukaku: “Sono due attaccanti fortissimi e diversi. Uno è più bravo a giocare con i compagni, l’altro crea profondità. La Serie A deve essere molto felice di averli entrambi, sarebbero potuti essere protagonisti in altri campionati. Osimhen è il miglior giocatore d’Africa, come successe anche a Drogba; Lukaku è uno degli attaccanti più forti al Mondo. Sono due top player”.
Sugli infortunati: “Kumbulla non sarà recuperato, non riusciremo ad averlo nemmeno in panchina. Dybala? Va bene, lavora secondo i tempi che ci aspettavamo, ovviamente è fuori. Mancini? Non si è allenato tutta la settimana, ma nella rifinitura c’era e giocherà. Mancini è un giocatore che se non ha fratture gioca sempre, non si tira mai indietro e la squadra ha bisogno di lui. Aouar? Il suo ritorno è lontano”.
Sul Napoli ancora: “E’ una squadra top ma lo scorso anno abbiamo perso una partita all’80° senza meritarlo e poi pareggiato un altro confronto. Abbiamo sempre fatto bene contro il Napoli, ma non abbiamo ottenuto mai i risultati sperati, ci auguriamo di invertire questo trend”.
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