Il tecnico portoghese ha parlato alla fine della sfida pareggiata contro il Genoa.
Un pareggio che lascia l’amaro in bocca per molti motivi.
La Roma esce dall’Olimpico con un solo punto in una sfida molto fisica e dispendiosa contro un avversario che ha venduto cara la pelle, ovvero il Genoa. Oltre i demeriti di una Roma non troppo efficace e i meriti di un Genoa ben disposto in difesa, c’è però, l’episodio del gol di Zaniolo.
Il gol annullato da Abisso, tramite l’uso del VAR, ha fatto molto discutere e Mourinho non è stato per niente contento di questa decisione.
In conferenza stampa, lo Special One aveva prima chiesto di non parlare dell’episodio per evitare polemiche, ma ha poi ceduto alla voglia di dire la sua rispondendo in modo secco e arrabbiato.
Secondo Mourinho, questo non è più il calcio in cui lui si è sempre riconosciuto, un fallo del genere, infatti, non andrebbe mai fischiato e se queste azioni sono reputate come fallose allora è meglio cambiare nome allo sport.
Molto duro, il mister portoghese, nel dire che la Roma, agli occhi del potere della Serie A, è piccola e poco ascoltata, ma non ha voluto aggiungere altro per evitare eventuali squalifiche o polemiche.
Il Genoa ha fatto la sua partita, giocando da squadra che lotta per la salvezza e Mourinho riconosce gli errori fatti dai suoi giocatori, soprattutto la mancata profondità della manovra con giocatori fin troppo isolati e poche idee per far filtrare la manovra.
Bene, invece, i due cambi, ovvero Afena Gyan e El Shaarawy che secondo Mourinho avevano le qualità per poter cambiare volto alla partita.
Alla domanda sulla coerenza delle situazioni arbitrali, Mourinho preferisce dire che non esiste alcuna coerenza nel mondo del calcio, specie dopo l’introduzione del VAR.
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