Il tecnico giallorosso ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro i sardi.
Primi punti dell’anno per Josè Mourinho e la sua Roma che sfatano il tabù del 2022 conquistando una vittoria di misura ai danni del Cagliari.
Il risultato casalingo è maturato grazie al primo gol italiano di Sergio Oliveira che ha realizzato il calcio di rigore che, di fatto, ha deciso le sordi del match.
C’è un clima più disteso anche in conferenza stampa dove Josè Mourinho può essere felice del risultato e della prestazione dei suoi parlando, innanzitutto, dei nuovi arrivati elogiandone le qualità.
Sergio Oliveira è descritto come un ragazzo di grande personalità, esperienza e talento, tanto da spingere lo Special One a dire che ci vorrebbero più Oliveira per formare una grande squadra.
Non tardano ad arrivare nemmeno i complimenti per l’inglese Maitland Niles, autore di una buonissima prestazione, senza il quale, secondo Mou, la Roma sarebbe uscita distrutta da questo match.
La squadra sta ritrovando quell’equilibrio che è sembrato essere perso dopo alcune prestazioni non troppo felici e la rosa ha dimostrato buona personalità in un match non semplice e tenuto in bilico da un risultato che non permetteva ai giallorossi di rilassarsi.
Bene anche Veretout, Mancini e Kumbulla dai quali Mourinho si aspettava una risposta che ha prontamente ottenuto dopo alcune prestazioni non all’altezza, mentre si è registrato anche l’esordio di Keramitsis.
Il problema principale, però, rimangono sempre le alternative e la mancanza di giocatori che possano effettivamente coprire determinati ruoli.
Vina, attualmente, è solo sulla fascia vista l’assenza di Spinazzola, mentre con Maitland Niles si è riuscito a far rifiatare di più uno stakanovista come Karsdorp ed è per questo che Mou evidenzia che senza l’inglese la squadra sarebbe scoppiata già nel match contro la Juventus.
Prestazione importante anche per Mkhitaryan che si sente sempre più a suo agio in quella posizione, ma le dichiarazioni più interessanti arrivano su Kumbulla, giocatore che sembrava ai margini tanto da dover dare l’addio alla squadra.
Mourinho ammette che aveva perso fiducia in lui dopo il match di Bodo, ma le ultime prestazioni lo stanno facendo crescere e lo Special One lo riconosce, finalmente, come uno dei “suoi” giocatori, pronto, dunque, a dare una mano nelle rotazioni.
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