Finisce 1-1 il primo big match del giovedì calcistico di Serie A. Emozioni e spettacolo allo Stadio Olimpico, ma l’Atalanta ha il rimpianto di non averla chiusa prima.
In una settimana condita da tante parole e dichiarazioni riguardo la presenza di una presunta elite calcistica, la Serie A dimostra che può essere divertente ed esaltante anche in un match tra due squadre che hanno l’ambizione di diventare “grande”.
Allo Stadio Olimpico si è vissuta una partita dal doppio volto che ha avuto come risultato finale un pareggio (1-1), forse bugiardo, ma sintomo degli errori e degli sprechi di una Dea troppo bella, ma anche troppo imprecisa.
Nel primo tempo la musica è totalmente a tinte neroazzurre con la formazione di Gasperini che gioca a ritmi insostenibili per qualsiasi squadra europea. Non fa eccezione la Roma, salvata da un clamoroso Pau Lopez, che per almeno un’ora di gioco non trova alcuna contromisura all’avanzata atalantina.
Malinovski timbra, per la seconda volta consecutiva, il cartellino e sembrerebbe dare l’avvio ad un “party” del gol targato Gasperini e compagni, ma la Roma, con fortuna e caparbietà, regge l’urto degli ospiti e si tiene aggrappata al match.
Come spesso succede, è un episodio a girare totalmente la partita e infatti quando Veretout viene atterrato da Gosens, decretando l’espulsione di quest’ultimo, le tinte neroazzurre sbiadiscono e danno spazio a quelle giallorosse.
La Roma torna a ritmi ottimali e schiaccia l’avversaria negli ultimi venti minuti regalandosi il punto grazie al più inaspettato dei gol dell’ex arrivato con una frustata da fuori area di Bryan Cristante, con Gollini non esente da colpe.
L’Atalanta fa calcio per 90′ e crea una mole di occasioni spropositata, ma non riesce mai a capitalizzare e concretizzare lo spumeggiante gioco mostrato.
La Roma, con grande emotività, guadagna un punto di grande importanza per il morale, mentre la Dea si rammarica dei propri errori.
Le pagelle della Roma
Pau Lopez 7: Nei soli primi 35 minuti salva la Roma almeno quattro o cinque volte e si dimostra in giornata favorevole. Non può nulla sull’inserimento di Malinovski, ma senza di lui il passivo sarebbe stato incredibilmente più difficile da dover digerire per gli uomini di Fonseca. La squadra, grazie alle sue parate, ci crede e si ricompatta e se oggi la Roma non esce sconfitta è per merito suo.
Mancini 6: Più per la personalità che per l’efficacia in marcatura. In fase difensiva sembra soffrire i suoi ex compagni in maniera meno evidente rispetto agli attuali compagni di reparto, ma ciò non toglie che l’Atalanta, soprattutto all’inizio, entri in area di rigore troppo facilmente. Nel secondo tempo mostra leadership e voglia di vincere propiziando anche un paio di occasioni interessanti.
Cristante 6,5: Il gol dell’Atalanta, in parte, è anche colpa sua, ma il gol segnato è pesantissimo. Sbaglia a leggere sia il cross di Gosens che l’inserimento di Malinovski , ma non è mai domo e dimostra di crederci fino alla fine. Dona nuovo vigore alla Roma con una stoccata da fuori che sorprende Gollini, nel più beffardo dei gol dell’ex.
Ibanez 4,5: Altra partita in cui bisogna evidenziare il fatto che abbia perso un uomo (Malinovski) troppo facilmente. Divide le colpe con Cristante, ma l’Atalanta, soprattutto nei primi 45 minuti, è incontenibile e il difensore fatica enormemente. Si fa anche espellere, ma il fallo tattico che induce l’arbitro ad estrarre il rosso è il male minore di una partita mal condotta.
Karsdorp 5,5: Nel primo tempo ha sofferto, come tutta la squadra, l’esuberanza della Dea, mentre nei secondi 45 minuti il suo match è un crescendo. Poteva osare di più nel finale, ma preferisce rimanere leggermente più arretrato.
Veretout 6: Dal punto di vista fisico più che darle, ne riceve parecchie ed è proprio in uno dei falli subiti che sancisce la fine del match di Gosens. Non è ancora ai livelli ottimali, ma si rende utile per dare equilibrio alla manovra.
Villar 5: Totalmente surclassato dalla linea di centrocampo dell’Atalanta. Lo spagnolo è in una fase calante e la partita di oggi dimostra che contro avversari fisici e veloci, in questo momento non riesce a garantire la qualità sperata. (dal 75’ Carles Perez SV)
Calafiori 5: L’ammonizione ricevuta rende facile la scelta di Fonseca di lasciarlo negli spogliatoi ad inizio secondo tempo. Non gioca un gran match e soffre la velocità degli esterni atalantini. Il debutto dal primo minuto in Serie A, non è indimenticabile. (dal 46’ Bruno Peres 6: Più in palla rispetto a Calafiori e sfrutta l’inerzia della partita per mostrarsi in fase offensiva).
Pellegrini 6: Come tutta la Roma, vive due match: la prima metà di gara è orribile con il centrocampista avulso da qualsiasi sortita offensiva; nella seconda parte, invece, torna fondamentale per la manovra dei suoi.
Mkhitaryan 5: Mentalmente ancora infortunato. L’armeno ha mostrato giocate semplici e non troppo convincenti rispetto a ciò che aveva abituato prima del suo stop. Fisiologico che, in una partita così dispendiosa, il funambolo di Yerevan, non ancora pienamente recuperato, abbia le pile scariche. (dal 85’ Borja Mayoral SV)
Dzeko 6,5: Preziosissima la partita del bosniaco che, nonostante sia stato poco risolutivo nell’area avversaria, gioca un match di grande spessore. Ottimo nelle sponde e nel valorizzare i movimenti dei compagni, si riscopre leader.
Fonseca 6: Un punto che vale, per il morale dei suoi ragazzi, come una vittoria, ma non dimentichiamoci che, per 70 minuti, la sua squadra non vede palla. L’inerzia e la bravura (di Pau Lopez) di rimanere agganciati al match ha permesso ai giallorossi di godersi un buon risultato e un finale di partita positivo.
Le pagelle dell’Atalanta
Gollini 6: Non perfetto sul gol di Cristante, nonostante veda il pallone all’ultimo, ma, purtroppo per lui, il gol arriva in un momento delicato e permette ai giallorossi di riprendere coraggio. Nei minuti finali della partita, però, si riscatta con almeno due interventi importanti.
Palomino 6,5: Partita importante anche per l’argentino. Forse si poteva accorciare meglio su Cristante, ma la soluzione da fuori era insospettabile. Dzeko ha vita difficile con lui.
Romero 7: Eccellente in fase difensiva. Non concede nulla alla Roma e ferma come può ogni tentativo di inserimento.
Djimsiti 6,5: Ha l’arduo compito di occuparsi di Pellegrini, ma lo fa benissimo e viene promosso a pieni voti. Il suo rendimento è migliorato a dismisura da quando si è trasferito a Bergamo.
Maehle 6: Bravo, ma impreciso. Veloce, ma poco risolutivo. Insomma, la partita dell’esterno della Dea ha due volti. Resta un grande innesto del mercato di gennaio.
de Roon 6,5: L’olandese giganteggia in mezzo al campo. Si dimostra il collante tra difesa e attacco e con grande qualità riesce a ricostruire le manovre offensive della squadra giallorossa.
Freuler 6: Tanto lavoro oscuro che permette alla squadra di poter produrre un gioco di ottimo spessore. Risulta anche pericoloso fuori area, ma si spegne alla lunga.
Gosens 6: Solita prova di grande corsa e grandissima qualità. Il tedesco si inserisce nelle manovre offensive come nessuno in Serie A e anche oggi lo dimostra. Al primo vero pallone toccato vede l’inserimento di Malinovski e gli offre un pallone che il compagno deve solo mettere in rete. Mette fine alla sua partita con un’ingenuità su Veretout che ha ampiamente meritato il cartellino rosso.
Malinovski 7: Quest’oggi gli bastano 26 minuti per siglare il secondo timbro consecutivo dopo quello contro la Juventus. L’ucraino mostra uno strapotere tecnico e fisico non indifferente e la difesa giallorossa, con lui, si apre come il burro. (dal 60’ Pasalic 5,5: Mai in partita. Non viene servito troppo dai compagni, ma c’è da dire che il suo impatto sul match non è indimenticabile)
Ilicic 6: Prestazione sufficiente dello sloveno che non è sembrato, tra gli uomini d’attacco di Gasperini, il più brillante, ma ha contribuito all’enorme pericolosità dei bergamaschi nell’area giallorossa. (dal 60’ Muriel 5: Si divora un gol clamoroso a pochi minuti dal suo ingresso. Crea tante occasioni ma, col senno di poi, quell’errore è pesante)
Zapata 6,5: Fisicità, sponde e tanta qualità. La partita del Colombiano è tatticamente perfetta ed è preparata proprio per permettere ai compagni di inserirsi e colpire da ogni lato. Non trova la via del gol, ma è fondamentale. (73’ Toloi SV)
Gasperini 6,5: Sembrava una di quelle partite in cui la sua squadra risulta impossibile da contrastare per qualsiasi compagine, invece deve accontentarsi di un solo punto per propri errori. La Dea non ha saputo concretizzare le tante occasioni avute e Gosens ha compiuto l’ingenuità di ridare coraggio alla Roma. Dal punto di vista del gioco, la squadra ha condotto il match in maniera ineccepibile, ma questa volta non è servito per portare a casa il bottino pieno.
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