Sembrava tutto apparecchiato per la vittoria di Vinicius jr e invece non è lui il vincitore di questa edizione e ciò ha mandato su tutte le furie il brasiliano oltre al Real Madrid.
Mentre l’attaccante ha annullato il viaggio a Parigi, la Casa Blanca ha protestato vigorosamente e ufficialmente; più delle scorse edizioni è mistero fitto, e non potrebbe essere diversamente, sul vincitore di questa edizione e la risposta degli organizzatori verteva su questo riserbo.
I pronostici erano tutti per Rodri, ma Vinicius era comunque in lizza insieme a Carvajal e Bellingham (alla faccia del poco rispetto per il Real Madrid di cui Florentino Perez aveva accusato gli organizzatori) ma in attesa di conoscere il responso andiamo a vedere tutti gli eventi che sono stati da cornice all’evento principale.
Prima di tutto, i vari piazzamenti. Il miglior “italiano” è stato Lautaro Martinez, piazzatosi in top ten, mentre gli altri “italiani” candidati, Ademola Lookman e Hakan Calhanoglu, sono arrivati rispettivamente 14° e 20°. Più giù i neo romanisti Dovbyk e Hummels, entrambi al 29° posto.
Ci sono altri premi: il Trofeo Kopa, riservato ai migliori under 21, è andato a Lamine Yamal, fenomenale esterno della Spagna Campione d’Europa e del Barcellona; poi il Pallone d’Oro femminile, il Trofeo Yasin per il miglior portiere, il Trofeo Gerd Muller per il miglior attaccante e il Socrates Award per il giocatore che si è più distinto in ambito umanitario.
Miglior squadra femminile è il Barcellona, che tutto ha vinto nella stagione passata. Il convitato di pietra Real Madrid, assente per protesta nei confronti dell’organizzazione per la mancata assegnazione del trofeo a Vinicius, è invece la miglior squadra maschile.
A poco a poco cresce la tensione e si scopre che Martinez si è molto ben classificato essendo Kane 10°, Kroos 9° e Yamal 8°.
Dopo il doveroso omaggio al grande Franz Beckenbauer, scomparso a gennaio a 78 anni, Rummenigge, salito sul palco a ricordare il grande amico e compagno di nazionale, vi rimane per assegnare il trofeo dedicato all’altro mito del calcio teutonico Gerd Muller, scomparso tre anni fa. A vincerlo Kane e Mbappé, entrambi autori di 52 reti nella stagione passata.
Chiamato a consegnare il Premio Yasin, sale sul palco Lautaro Martinez. Perché lui e non un portiere non si sa, ma intanto così è stato deciso dall’organizzazione; la scelta ricarde sul connazionale e omonimo Emiliano, al secondo riconoscimento consecutivo.
Manca ora, per quanto riguarda i premi collaterali, solo il Socrates Award. Poi si passerà ai due palloni d’oro, entrati precedentemente in scena in pompa magna. Il premio dedicato al celebre centrocampista brasiliano scomparso a fine 2011, noto anche per aver fondato l’esperienza della Democrazia Corinthiana negli anni ’80 in Brasile durante la dittatura dei Gorillas, è andato alla spagnola Jennifer Hermoso, campionessa mondiale nel 2023.
Alla fine Lautaro si classifica al 7° posto, mentre al 6° c’è Kylian Mbappé e al 5° Erling Haaland. Chi sarà il premiato tra i grandi favoriti Rodri, Carvajal, Vinicius (non presente, non vincitore annunciato, ma comunque presente nella top four) e Bellingham?
Dopo la consegna del Trofeo Crujff ai migliori allenatore e allenatrice, che Jordi Crujff e Hristo Stochkov hanno consegnato a Carlo Ancelotti e a Emma Hayes, ecco che viene indicata la vincitrice del Pallone d’Oro femminile: Aitana Bonmatì, Barcellona, al secondo titolo consecutivo.
Ecco, infine, il momento tanto atteso. alle 22:45 George Weah, vincitore nel 1995 e primo non europeo a farlo dopo la modifica regolamentare di quell’anno, ha annunciato il trionfatore di questa edizione: Rodri.
Lo spagnolo, classe 1996 vincitore con le Furie Rosse dello scorso Europeo, permette al proprio Paese di tornare sul gradino più alto del podio dopo ben sessantaquattro anni: infatti, il primo e ultimo spagnolo ad essere insignito del premio fu il grande Luisito Suarez (nella lista ci sarebbe anche Aldredo Di Stefano, che vinse nel 1957 e nel 1959, ma era argentino naturalizzato spagnolo).
I premi:
Pallone d’Oro (m): Rodri
Pallone d’oro (f): Bomatì
Premio Jasin: Emiliano Martinez
Premio Gerd Muller: Harry Kane e Kylian Mbappé
Miglior squadra dell’anno (m): Real Madrid
Miglior squadra dell’anno (f): Barcellona
Premio Kopa: Lamine Yamal
Miglior allenatore (m): Carlo Ancelotti
Miglior allenatore (f): Emma Hayes
Premio Socrates: Jennifer Hermoso
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