Olimpiadi Tokyo 2021, Cina-Italia 3-0: brutta battuta d’arresto per la squadra di Mazzanti.
Brutto passaggio a vuoto per le ragazze del volley femminile, che alle Olimpiadi Tokyo 2021, sprecano il match ball per passare prime ai quarti di finale. La Cina, campionessa olimpica decaduta e già estromessa dal torneo, si concede una giornata da leone e ci batte con un netto 3-0 (21-25; 20-25; 27-29).
I motivi di una simile dèbacle sono da ricercare, a nostro avviso, più che nella ricezione (Pietrini ha ricevuto con un 56%,di positiva Bosetti addirittura con l’86%), a risultare fatali sono stati gli errori, tanto in attacco (ben 22), quanto in battuta (14). Uno score che ha di fatto significato regalare un set e mezzo alla squadra di Lang Ping.
Cina che, all’opposto, ha concesso davvero poco (appena due errori errori in battuta e 18 in attacco), imponendo il proprio gioco a partire dalla seconda metà del primo set. Fino al 12 pari si ammira infatti un’Italia comunque solida in difesa e che appare in grado di poter replicare i buoni risultati degli ultimi giorni.
Un muro su Egonu (14-15), dà invece adito alla sfuriata asiatica, condotta da una Li incontenibile in banda. La sua pipe vale il 14-19 cinese, che presto si tramuta in un 19-23 grazie agli attacchi di Yun dal centro e della stessa Li, in diagonale, avviando la Cina alla conquista del set. Fatto ch avviene sul 21-25 sempre con la giocatrice di banda che mette a terra l’ennesima diagonale (sarà top scorer della sua squadra con 15 punti complessivi).
Nel secondo set il canovaccio non cambia, e la Cina allunga sfruttando una pestata di Pietrini sulla linea dei tre metri (8-11). Li è ancora incisiva con la pipe, mentre Fahr manda out una battuta per il 8-14 cinese. Le asiatiche prendono il largo sull’11-18 dopo un errore di Egonu in parallela, e mettono il punto esclamativo sul set con un muro di Li sulla stessa opposta dell’Imoco (14-22). Set chiuso 20-25, da un mani out dell’opposta cinese Gong.
Il terzo parziale vede in campo un’Italia più pimpante, in grado di portarsi avanti 8-7 con Egonu che si carica addosso il peso dell’attacco. La Cina trova un nuovo vantaggio sul 10-11 con la solita Li, ma Paola mette a segno il secondo ace della sua gara e l’Italia va avanti 13-12.
Situazione di punteggio comunque complicata, che pare risolversi con un muro ai danni della Gong (18-16), ma Egonu torna a sbagliare e regala in diagonale il punto del 18 pari. La Cina dimostra di crederci di più e, sotto 22-20 per un muro di Danesi al centro, riesce a riequilibrare le sorti del set con un primo tempo di Wang (23-23). Nella fase “calda” del set sono ancora gli errori offensivi a tradire le azzurre: Pietrini manda out un facile attacco che avrebbe potuto chiudere il set. Si va ai vantaggi, e anche Egonu spedisce out, regalando un match point alla Cina. Match point che la stessa Pietrini provvede, suo malgrado, a concretizzare in favore delle avversarie, mandando sul nastro, e poi out, una sua diagonale (25-27).
Si chiude così, 3-0, la gara che avrebbe potuto garantirci il primo posto nel girone. Niente drammi: lunedì ci attende un’autentica battaglia contro gli Stati Uniti, anch’essi sconfitti 3-0 dalla Russia. Imperativo vincere, per ribadire definitivamente la nostra leadership all’interno del gruppo.
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