La nuova Champions League sembra non piacere all’EPFL, che si è detta pronta a stracciare l’accordo con l’Uefa se non viene rivista questo tipo di riforma. L’Italia sta con il presidente della Fifa
La nuova Champions League in programma dalla stagione 2018-2019 sembra non piacere all’EPFL, l’associazione che riunisce le 32 leghe di primo livello europeo, tra cui c’è anche l’Italia. L’EPFL ha dichiarato di essere pronta a stracciare l’accordo con l’Uefa nel caso non venisse rivista la riforma della nuova massima competizione europea.
Alla fine questa riforma sembra offrire vantaggio solo a quelle leghe europee ricche e blasonate, penalizzando di conseguenza le realtà minori, su tutte la Francia che ha espresso malumori su questa riforma al presidente Aleksander Ceferin, il quale ha dichiarato che ancora nulla è definitivo mentre l’Italia appoggia in pieno la nuova modalità di svolgimento della Champions League, sostenendo il progetto. L’ipotesi incredibile potrebbe essere quella che le piccole realtà possano disputare una competizione loro e sarebbe davvero poco bello per l’Uefa.
Se dovesse verificarsi una cosa del genere, l’Uefa si troverebbe a scontentare le piccole leghe, ma allo stesso tempo guadagnerebbe introiti dalle grosse leghe. Il pericolo concreto è che se non si trova un accordo comune si rischia di avere un format autonomo sia dalla Champions che dall’ Europa League. La speranza è che si possa rivedere questa riforma in modo più equo per il bene del calcio e dello spettacolo.
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