MotoGP: Pesanti sanzioni alla Yamaha per irregolarità sui propri motori

MotoGP: Pesanti sanzioni alla Yamaha per irregolarità sui propri motori

Nel pomeriggio di ieri sono circolate alcune voci riguardanti presunte irregolarità per quanto riguarda la componente motoristica della casa giapponese in MotoGP. Purtroppo per lei, tali irregolarità sono state confermate dalla FIM (federazione internazionale di motociclismo) in serata, portando a dure penalizzazioni in termini di punti sulla classifica costruttori e team.

 La Yamaha perde 50 punti in classifica costruttori, la Monster Energy Yamaha (nella classifica a squadre) si vede sottratti 20 punti, 37 invece per Petronas SRT. La classifica piloti, tuttavia, sembra essere rimasta indenne da queste misure, senza conseguenze sul cammino dei singoli piloti, impegnati per la lotta al titolo MotoGP, evitando duri scossoni in graduatoria.

Lo spagnolo Vinales, pilota della Monster Energy, interessata dalle sanzioni- fonte: profilo Twitter Vinales

L’oggetto del contenzioso è rappresentato da alcune valvole (prodotte da costruttori diversi senza successiva autorizzazione e quindi in contrasto con il regolamento) utilizzate dalla casa giapponese sui motori delle proprie moto, in particolare nel GP di Jerez1, il primo turno dell’attuale stagione.

La Yamaha, secondo le indagini della FIM, avrebbe sostituito delle valvole ritenute difettose, rimpiazzandole con quelle incriminate senza aspettare l’approvazione e quindi l’autorizzazione degli altri costruttori, prevista dal regolamento. Si sarebbe poi giustificata dichiarando di aver ignorato questo vincolo a causa di un’errata comprensione della normativa in vigore. Evidenzia, dando la sua versione dei fatti, che le valvole dei due diversi fornitori “erano state prodotte secondo una specifica di progetto comune”.

Attraverso una comunicazione ufficiale, questa mattina, la casa giapponese ha dichiarato di non voler fare ricorso contro le penalizzazioni imposte dalla FIM che l’hanno interessata, lasciando visibilmente sorpresi tutti gli addetti ai lavori.

Ammette il suo errore dichiarando che “riconosce, rispetta e accetta la decisione della FIM sui protocolli errati che sono stati seguiti” pertanto “non farà appello contro le sanzioni”.

Fonte immagine in copertina: profilo FB Yamaha Racing

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