Il GP di Le Mans, quinto appuntamento del Mondiale di MotoGP, riconsegna la leadership della classifica a Fabio Quartararo. Il francese è terzo dietro a Zarco e Miller.
Domenica importante per ciò che riguarda il Mondiale di MotoGP. Sul circuito di Le Mans trionfa la Ducati di Jack Miller, al secondo successo di fila. Ma i riflettori sono puntati tutti su Fabio Quartararo, francese della Yamaha, che con il suo terzo posto si è ripreso la leadership del Mondiale, dopo il problema al braccio destro che l’aveva costretto ad operarsi solo due settimane fa:
Il risultato che sono riuscito ad ottenere è qualcosa di incredibile” racconta Quartararo dopo una gara in cui il meteo è stato piuttosto volubile: si è passati dall’asfalto asciutto allo bagnato, poi ancora asciutto. “Con asfalto asciutto mi sentivo bene, ma non pensavo che sarei mai riuscito a fare un podio sull’acqua. Arrivare terzo per me è stato come vincere. Anche il fatto di riuscire a conquistare la prima posizione in campionato dopo l’operazione al braccio, mi rende veramente contento”.
“È stata la gara più strana della mia vita. Nella prima fase, avevo visto che Maverick e Jack erano un po’ conservatori nelle prime curve e ho detto: ‘Ok, voglio provarci’ . Ma poi sono arrivato alla curva 9 dove pioveva molto e anche senza frenare la moto andava qua e là. Così ho pensato: ‘Se riesco ad arrivare al box è già qualcosa di fantastico’” racconta El Diablo, che poi si è soffermato anche sui problemi al braccio: “Una gara del genere è quella che dà meno problemi a livello fisico, e penso che questo abbia giocato a mio favore perché non ho dovuto forzare sul braccio”.
Testa già al futuro per il pilota francese: La testa del campionato adesso non mi interessa molto: mancano ancora 14 gare, ma va comunque bene perché significa che stiamo facendo un ottimo lavoro. Il Mugello è la mia pista preferita, dove mi diverto di più, ma vedendo le Ducati che vanno così forte non credo che sarà una gara facile”.
Gli fanno eco le parole di Miller, vincitore della gara, anche lui esaltato dalle difficili condizioni meteo: “E’ stato tutto così frenetico. Asciutto, bagnato, umido, di nuovo asciutto, vento: è stata una gara lunghissima. Le Yamaha andavano fortissimo sull’asciutto, poi è iniziato a piovere moltissimo, è stato come entrare in un muro d’acqua, non sono riuscito a fermare la moto e sono andato nella ghiaia. Ho allargato le gambe, ho temuto di cadere, quello è stato il momento più critico, perché la gara poteva finire in quel momento”.
“Non lo so con precisione – risponde Miller a chi gli chiede perché sia così competitivo sul bagnato – Non so se sia qualcosa che ti viene naturale, ma ci devi anche lavorare un po’. Credo anche che le caratteristiche delle moto che ho usato in MotoGP mi aiutino in queste condizioni”.
Esulta per il risultato raggiunto Zarco, secondo in pista e terzo nella classifica iridata: “Sono davvero felice. Ho fatto una grande gara. Quando abbiamo visto la pioggia abbiamo fatto un giro in più. Ma se avessimo cambiato la moto un giro prima degli altri avremmo potuto vincere. In queste condizioni forse sarebbe stato possibile vincere. Questi sono comunque 20 punti molto positivi per me”.
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