E’ il giovedì, consueta giornata da dedicare alle conferenze stampa dei piloti. Questa domenica si corre sul circuito della Thailandia, quindicesima prova del motomondiale.
Marquez è deciso a conquistare il titolo mondiale con quattro gp d’anticipo. La Honda è sempre al massimo, lui carico al punto giusto. Farà la consueta gara d’attacco, anche qui in Thailandia. Inoltre ha sottolineato la costanza della moto, che gli ha consentito di lottare su tracciati non congeniali:
“Sarà il solito Marc, adotteremo la solita strategia attaccando dall’inizio alla fine. Dovi nel 2018 era molto veloce e la Yamaha non era male, l’obiettivo principale è di lottare per la vittoria. Cercheremo di farci trovare pronti per qualsiasi condizione, anche il meteo è un’incognita dovremo stare attenti. Uno dei miei obiettivi è chiudere sul podio in ogni gara, oltre a vincere il titolo già domenica. Sarà difficile ripeterci l’anno prossimo, ma quest’anno siamo stati molto costanti, riuscendo a lottare per la vittoria anche su circuiti tradizionalmente difficili per la nostra moto, siamo molto soddisfatti di questo”.
Il suo compagno di squadra Lorenzo sta vivendo la peggiore annata da quando gareggia per la MotoGp. Si è più volte lamentato di come la moto sia stata costruita ad immagine e somiglianza di Marquez. Ha voluto fare un resoconto della stagione, con tutti i problemi avuti:
“Marquez sta vincendo con questa moto e la Honda deve seguire il pilota che vince. E’ la cosa più logica. Gli altri devono seguire quella direzione per guidare la moto. Non è la migliore per me, ma la Honda deve seguire il pilota che vince. Sia io che il team ci aspettavamo molto di più. La stagione finora è stata negativa. Quando ho iniziato a mostrare un po’ di competitività, è arrivata Assen (caduta ed infortunio) ed è peggiorato tutto. E’ normale avere dei dubbi dopo un infortunio importante. Sarebbe stato 100 volte meglio se non fossi caduto ad Assen, perché dopo tre mesi dimentichi completamente tutto ciò che hai imparato e devi ricominciare da zero in tutte le aree, sia dal punto di vista fisico che della guida della moto. Ho avuto diversi infortuni in carriera, ma stavolta ho avuto bisogno di due mesi per tornare a correre. Non mi aspetto di lottare per vittorie e podi, ma se riuscirò a migliorare l’11esima posizione di Le Mans e ridurre il distacco dal vincitore, sarò soddisfatto. Dobbiamo essere realisti e dire che vincere gare e campionati, per il momento, non si ripeterà”
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