Salgono a tre le morti dei giornalisti presenti a Qatar 2022, dopo Gary Whal e Khalid al-Misslam ha perso la via anche il 65enne Roger Pearce.
Non tendono ad attenuarsi le voci che incombono su Qatar 2022, che nelle ultime settimane starebbe diventando il palcoscenico di una vera e propria persecuzione, secondo le ultime indiscrezioni, nei confronti dei giornalisti presenti sul territorio per seguire la massima competizione mondiale. Pearce ricopriva il ruolo di direttore dell’emittente Itv Sport e il suo nome si accomuna a quello della morte dell’altro giornalista Grant Whal (colpito da un malore durante il match Olanda-Argentina) e a quello del fotoreporter Khalid al-Misslam.
Roger Pearce sarebbe dovuto andare in pensione tra non meno di cinque settimane, ad annunciare la sua dipartita poco prima di Usa-Galles è stato il presentatore Mark Pougath. Per quanto riguarda Grant Whal, prima del suo decesso era stato fermato dalle autorità quatariota perché aveva cercato di entrale allo stadio con una maglia arcobaleno e, soltanto dopo la mediazione di un agente Fifa, era riuscito nell’intento. Qualche settimana dopo arriva un malore durate il match Olanda-Argentina che gli toglierà la vita. I dubbi sopraggiungono dalle parole pronunciate dal fratello del giornalista Eric Whal: “Sono gay, mio fratello indossava quella maglia per me e per difendere tutti i diritti Lgbtqia+, stava benissimo e non credo sia stato vittima di un malore, credo sia stato ucciso.”
Di Khalid al-Misslam, ultimo in ordine cronologico, si è saputo soltanto a funerali già avvenuti. La notizia è stata diffusa brevemente dai giornali del golfo, dove il Doha Gulf Time ha scritto della sua morte improvvisa e presentato la propria vicinanza a tutta la famiglia del fotoreporter.
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