Muore a 80 anni Maurizio Zamparini: imprenditore friulano, attivo in diversi settori, che ha legato il proprio nome al Palermo, portando il club ai vertici del calcio italiano nei primi anni ’10 del nuovo millennio.
Il mondo del calcio è in lutto: si spegne all’età di 80 anni Maurizio Zamparini. Ricoverato in un ospedale di Cotignola, provincia di Ravenna, si è spento stanotte per l’aggravarsi di una peritonite.
Imprenditore di successo, impiegato in diversi settori dall’edilizia alla GDO, ha legato il proprio nome alla società calcistica di Palermo, club che ha contribuito a portare sino ai vertici del calcio italiano all’inizio degli anni ’10 del nuovo millennio.
Era l’estate 2002 quando Zamparini, che si era già distinto alla guida del Venezia, rilevò da Franco Sensi le quote di maggioranza del Palermo, allora militante in Serie B. La scalata alla massima serie fu veloce, appena due anni. Da lì, la dimostrazione che quella matricola siciliana poteva competere anche nel calcio che conta. Qualificazione in Coppa UEFA nel 2004-2005, obiettivo che verrà centrato anche nelle due annate successive, e un girone d’andata vissuto quasi a braccetto con la capolista Inter nel campionato 2006-2007, il primo dopo lo scandalo “Calciopoli”.
Era il Palermo di Amauri e Cavani (che poi sarebbe diventato anche di Fabrizio Miccoli). Campioni sconosciuti, o in cerca di riscatto, che l’intuito dell’ottimo DS Rino Foschi, braccio destro di Zamparini, seppe mettere insieme per creare una squadra temibile. Un’amalgama di talenti affidata alle sapienti mani di Francesco Guidolin, tecnico tra i più preparati della scena nazionale, che ha preferito costruirsi la carriera in piazze tranquille, piuttosto che cercare la ribalta sui grandi palcoscenici.
Il Palermo di Zamparini, negli anni, ha saputo raggiungere vette insperate, tra cui una finale di Coppa Italia, poi persa, contro l’Inter. Negli anni, la società rosanero ha saputo plasmare campioni pescando soprattutto in Sud America: gli argentini Pastore, Vazquez e Dybala (oggi “diez” della Juventus), sono solo gli ultimi esempi.
Oggi, il mondo del calcio piange una delle figure più “vulcaniche”, ma allo stesso tempo lungimiranti, che l’abbia animato negli ultimi anni. Alle parole di Rino Foschi, che perde “Un fratello”, fanno eco quelle delle istituzioni calcistiche e del Palermo FC, che ha salutato il suo presidentissimo con questo post su Twitter: “Il presidente Dario Mirri, l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola e tutta la famiglia del Palermo FC si uniscono al dolore per la scomparsa di Maurizio Zamparini, il presidente più vincente della storia rosanero, per sempre nel cuore di ogni tifoso”.
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