Mondiali volley femminile, Italia-Cina 3-0 (26-24; 25-16; 25-20): le “Azzurre” chiudono la Pool E al primo posto con una grande vittoria sulle asiatiche. Ora i quarti di finale, dove le “Azzurre” affronteranno le asiatiche o il Belgio.
Un’Italia sontuosa sconfigge la Cina nell’ultima partita della Pool E , che fa da preludio alla fase ad eliminazione diretta dei Mondiali di volley femminile, dove non si potrà più sbagliare. Nel netto 3-0 rifilato alle asiatiche (26-24; 25-16; 25-20) brilla ancora la stella di Paola Egonu, top scorer con 27 punti (due aces e un muro), ma è soprattutto il reparto centrali a trascinare la squadra di Mazzanti: sia Danesi (12), decisiva con i suoi muri, e Lubian (9), devastante al servizio, sono una sicurezza per le uscite di Alessia Orro.
La Cina prova a metterci in difficoltà, specie nel primo set, e mette in luce una Wang Yunlu in ottimo spolvero: la schiacciatrice totalizza un bottino di 11 punti (un muro e due aces), ed è il principale punto di riferimento per la regista Linyu Diao, che le affida i palloni più importanti. Le resistenze asiatiche, molto blande nel secondo set, tornano a farsi un po’ più coriacee nell’ultimo parziale. Il risultato, comunque, non è mai in discussione, e l’Italia si assicura tre punti sul velluto.
Ora sotto con i quarti di finale: l’avversaria dell’Italia uscirà dalla stessa Pool E, e sarà la squadra classificata quarta nel girone. Snodo cruciale in tal senso sarà la gara di domani tra Cina e Belgio, con le fiamminghe che, in caso non riuscissero a sorprendere il Brasile oggi, dovranno battere Wang e compagne se vorranno avere accesso a una fase a eliminazione diretta che avrebbe dell’incredibile.
Italia-Cina 3-0: la sintesi della partita
Partita piuttosto equilibrata nel primo set: le due squadre procedono punto a punto sinché Danesi, imbeccata da Orro in primo tempo, non porta le nostre sul 15-13. Lo scarto di due punti dura poco, perché un errore di Bosetti permette alle asiatiche di portarsi sul 16 pari, mentre un primo tempo di Wang manda la Cina avanti 16-17.
Orro sbaglia l’assistenza ad Egonu, e Mazzanti chiama tempo sul 17-19. Torna subito bene in campo l’Italia, con Sylla che in pallonetto firma il 19-19. A questo punto sale in cattedra Lubian: suo il turno in battuta che sembra dare alle “Azzurre” l’abbrivio decisivo. All’ace del 20-19 seguono due servizi che mettono in difficoltà la ricezione cinese, fruttando gli errori di Gogang e il muro di Danesi su Li.
Avanti 22-19, la nostra Nazionale commette un paio di errori che riportano a contatto le avversarie, ma anche la cina sbaglia, con Gong, e ci regala tre set point. Sembra fatta, ma un punto di Wang e due di Gong mandano il set ai vantaggi.
L’Italia non si scompone, e chiude sul 26-24 con Egonu, che spara una diagonale da posto due e non dà scampo alla ricezione avversaria.
Più in discesa il secondo set, dove l’Italia acquista un ampio margine di vantaggio sulle avversarie: Egonu ci porta sul 6-3 con un pallonetto chirurgico, poi va in battuta e piazza due aces consecutivi che, sommati a un errore di Li, ci fanno scappare sul 10-4.
La Cina esce dal set, mentre l’Italia continua a produrre gioco: Bosetti mette a segno due aces consecutivi per il 13-5, mentre un muro di sua maestà Danesi su Wang porta l’Italia sul 16-8. Ancora Danesi, scatenata, mette a terra una “sette” di Orro, che costringe il coach cinese a chiamare tempo sul 19-10.
La Cina prova a scuotersi con un break di tre punti, ma Bosetti aggiorna lo score delle “Azzurre”, che poi volano sul 23-15 con una fast di Lubian e una pipe di Egonu. Con ben otto set point da gestire, per l’Italia non ci sono problemi: un errore della Cina dal centro ci consegna il secondo set sul 25-16.
Il terzo set vede maggior equilibrio: in parità fino al 12-12, l’Italia va a segno con Lubian, in primo tempo, e con Egonu, mani-out, per portarsi sul 14-12. Vantaggio che sale sul 17-14 quando Gong sbaglia una diagonale, mentre Sylla mette a terra la parallela del 19-14.
Orro piazza un ace per il 21-17, dopo che Mazzanti era stato costretto a chiamare time out in virtù di una Cina capace di mettere a segno un break di tre punti tra cui un ace di Li dai nove metri. A quattro punti dal traguardo, l’Italia si limita a giocare come sa: Egonu mette a terra una diagonale delle sue per darci cinque match point.
Gong annulla il primo murando Bosetti, ma le asiatiche nulla possono su Anna Danesi, che con la specialità della casa, un primo tempo veloce e potente su una gran palla di orro, che spedisce le “Azzurre” direttamente ai quarti di finale.
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