Il giovane campano Aziz Abbes Mouhiidine riporta l’Italia sul podio dei pesi massimi, nei Mondiali boxe 2021, a otto anni di distanza dall’ultima volta (oro di Clemente Russo contro il russo Tiscenko). La boxe tricolore torna a sperare, dopo il flop delle Olimpiadi di Tokyo 2021.
Non ce l’ha fatta Aziz Mouhiidine: il giovane pugile italo-marocchino si è fermato ai piedi della montagna, uscendo con l’argento al collo dalla rassegna iridata di Belgrado. La “montagna da scalare”, come lui stesso l’aveva definita alla vigilia, assumeva le sembianze di Julio Cesar La Cruz, già campione olimpico della categoria pesi massimi (92 Kg), e al suo quarto titolo iridato.
I giudici hanno premiato il fuoriclasse cubano con verdetto non unanime (28-29: 29-28; 28-29: 28-29; 28-29), dopo aver disputato una prima ripresa di pregevole fattura, nella quale avrebbe anche meritato di vincere, visti tre ganci portati al volto dell’avversario.
Il verdetto è stato invece favorevole a La Cruz, premiato da tre giudici di gara (10-9), mentre altri due sono stati favorevoli al nostro portacolori (9-10).
Decisiva una ferita rimediata sull’arcata sopraccigliare sinistra rimediata da Mouhiidine a causa di una testata (involontaria) dell’avversario. La Cruz, non sanzionato per l’accaduto, ne ha approfittato prendendo in mano le redini dell’incontro.
Dalla seconda ripresa in poi, infatti, Mouhiidine ha preferito restare sulla difensiva, dovendo ricorrere anche al timeout medico per curare la ferita. La Cruz, guardia bassa, ha messo la parola fine all’incontro sferrando un gancio al volto dell’azzurro, e poi gestendo fino al gong.
Mouhiidine si porta comunque a casa un argento storico e 50.000 dollari di premio in denaro: “Sono molto contento di aver fatto una grande prestazione contro un pugile come La Cruz – ha affermato l’azzurro alla fine del match – Ringrazio tutti per aver creduto in me e i tifosi, di cui ho sentito il supporto sin qui in Serbia. Sono fiero di aver portato il tricolore in finale. Indossare la medaglia d’argento è un grande onore e soprattutto un motivo in più per raggiungere la vetta della montagna di sport e valori che condivido con il mio prezioso Team e la mia famiglia”.
Per Mouhiidine gli obiettivi sono due: entrare nel mondo del professionismo e centrare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, che dovranno riscattare un movimento maschile totalmente assente a Tokyo.
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