Mondiali 2026, ufficializzate le città ospitanti della manifestazione che si svolgerà in Nord e Centro America, tra Canada, USA e Messico. Saranno 16 le sedi del torneo, per altrettanti impianti sportivi.
Saranno 16 le città ospitanti dei Mondiali 2026 in USA, Canada e Messico: la FIFA, durante la notte italiana, ha ufficializzato le sedi della manifestazione iridata, la prima che vedrà impiegate un complessivo di 48 squadre rispetto alle attuali 32.
Sono 16 le città ospitanti, dislocate principalmente negli Stati Uniti: undici le sedi sul territorio a stelle e striscie, che metterà a disposizione le città di Atlanta, Boston, Dallas, Houston, Kansas City, Los Angeles, Miami, New York, Philadelphia, San Francisco e Seattle. Tre le città messicane deputate ad ospitare l’evento: Città del Messico, Guadalajara e Monterrey; il Canada conterà invece su Vancouver e Toronto.
Mondiali 2026: gli stadi che ospiteranno la manifestazione
A ciascuna città corrisponderà, di fatto, uno stadio diverso: saranno dunque 16 gli impianti sportivi che avranno l’onore, oltreché l’onere, di ospitare il massimo torneo calcistico riservato alle squadre nazionali.
Si comincia dall’AT&T Stadium, il primo in ordine di capienza vista la possibilità di ospitare fino a un massimo di 92.000 spettatori. L’impianto, sito ad Arlington, nell’area metropolitana di Dallas (Texas) e inaugurato nel 2009. è costato complessivamente 1,3 miliardi di dollari. Sede dei Dallas Cowboys, squadra vincitrice di cinque Super Bowl, ha ospitato, negli anni, diversi eventi sportivi di rilievo, tra cui due edizioni di Wrestlemania, il Pay per-view più importante della WWE, un’edizione delle finali del Super Bowl, nel 2011, e l’NBA All-Star Game, nel 2010.
Si prosegue con lo Stadio Azteca, di Città del Messico: un impianto da oltre 87.000 posti, che ai tifosi italiani rievoca sicuramente dolci ricordi: fu in questo stadio, infatti, che il 17 giugno del 1970 (esattamente 52 anni or sono), si giocò la “partita del secolo” tra Italia e Germania. Il risultato è patrimonio della memoria collettiva degli appassionati azzurri. Chissà che, dopo anni di amare delusioni, non possa tornare a darci qualche soddisfazione tra quattro anni.
Il MetLife Stadium di New York, altro impianto da 87.000 posti, è l’impianto designato per ospitare l’atto finale del Mondiale. Ospita le gare interne dei New York Jets e dei New York Giants, squadre di NFL. Nel suo curriculum vanta le finali del Super Bowl nel 2014, due edizioni di Wrestlemania (2013 e 2019) oltre ad Argentina-Cile, finale della Copa America del Centenario.
L’Arrowhead Stadium, a Kansas City, si segnala per la capienza di 76.416 posti. Sorto nel 1972, è la casa del team di NFL Kansas City Chief.
Il Levi’s Stadium, a 60 chilometri da San Francisco, è costruzione da oltre 68.000 posti. Vi si è disputata la Copa America del Centenario, oltre a una finale della Gold Cup, la Coppa Centroamericana.
Il Lincoln Financial Field di Philadelphia, sorto nel 2003, ha ospitato negli anni diversi eventi calcistici: dalla già citata Copa America del 2016, ai Mondiali femminili di calcio nel 2003. È la casa delle “Aquile” di Philadelphia.
Il Gillette Stadium, di Boston, è sorto nel 2002 sulle ceneri del FoxBoro Stadium, lì dove Roberto Baggio incantò tutti, nel 1994, con una doppietta alla Spagna nei quarti di finale del Mondiale americano. Ora si ricandida ad ospitare il maggior evento calcistico, portandosi nel curriculum diverse edizioni della Gold Cup.
L’NRG Stadium di Houston ha ospitato due finali del Super Bowl, nel 2004 e nel 2017. Ospita le gare degli Houston Texas, ma anche le tourneé americane di alcuni club europei e le edizioni della Copa America e della Gold Cup. È stato progettato da Populous, lo stesso studio che ha ideato “La Cattedrale”, il prossimo stadio di Inter e Milan.
Il SoFi Stadium, di Los Angeles, è stadio di recente ideazione. Sarà la sede delle finali 2022 del Super Bowl.
Il Mercedes-Benz Stadium, di Atlanta, ha ospitato la finale del Super Bowl 2019, dove a trionfare furono i Patriots di Brady.
L’Hard Rock Stadium, casa dei Miami Dolphins, ha ospitato in passato ben sei edizioni del Super Bowl (1989, 1995, 1999, 2007, 2010, 2020) e un’edizione di Wrestlemania, nel 2014.
L’Estadio BBVA, di Monterrey, costato 200 milioni di dollari, detiene il primato per essere lo stadio messicano più costoso di sempre.
Il Lumen Field, di Seattle, inaugurato nel 2002, ha ospitato alcune partite della Copa America Centenario, tra cui i quarti di finale Stati Uniti-Ecuador.
Lo Stadio Akron, di Guadalajara, anche detto Stadio Omnilife, è anch’esso tra gli impianti più recenti del Messico. Ha ospitato gare del Mondiale Under 17 2011, tra cui la semifinale Uruguay-Brasile.
Il BMO Field, di Toronto, è lo stadio di casa del Toronto FC, franchigia della MLS che ha visto vestire la propria maglia a Sebastian Giovinco, e si appresta a diventare nuova squadra di Lorenzo Insigne. Ha ospitato l’MLS Cup, nel 2010, e l’MLS All Star Game nel 2008.
Il BC Place, di Vancouver, ha ospitato, nei suoi oltre quarant’anni di storia, un’edizione delle Olimpiadi invernali, e la finale dei Mondiali femminili 2015, vinta dagli USA sul Giappone.
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