La Uefa chiede al club rossonero degli interventi sul piano di rientro, aspetto importante per poter regolamentare la partecipazione alle prossime coppe europee.
Conclusa la stagione, in casa Milan non c’è solo da pensare ai rinnovi contrattuali e alle strategie di mercato, ma essere anche attenti alle richieste finanziarie da parte della Uefa, che esige onorabilità dalla nuova proprietà rossonera. La Uefa sta esaminando con attenzione il voluntary agreeement, piano di rientro voluto dall’amministratore delegato milanista, Marco Fassone.
Si tratta di un piano di rientro finanziario quadriennale, in pratica i rossoneri avendo già un bilancio in rosso dovranno effettuare alcuni interventi per poter rientrare nei parametri. Il nodo da sciogliere è quello tra i ricavi sicuri e quelli ipotizzabili, perché è proprio questo aspetto a non convincere la Uefa.
In data 8 giugno il massimo organo calcistico europeo darà il nulla osta alle coppe, solo però se il club rossonero aggiusterà quei parametri richiesti. Un altro ostacolo da superare da parte della nuova proprietà rossonera capitanata da Yonghong Li è quello con la FIGC , che ha richiesto la documentazione sulla loro solvibilità economica.
L’intera documentazione è ancora in Prefettura, per il semplice motivo che essendo scritta in cinese richiede più tempo nella traduzione alla lingua italiana. Vedremo più avanti quali saranno gli sviluppi di questa vicenda, dove il Milan non dovrebbe correre rischi, riuscendo a partecipare regolarmente alla prossima Europa League.
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