Lo storico responsabile di Milan Lab, lascia dopo vent’anni il club rossonero, avendo contribuito a tante vittorie e ad aver allungato la carriera di grandi campioni.
In casa Milan, lo scorso 30 giugno è stata la fine del rapporto professionale durato per vent’anni tra il club rossonero e Daniele Tognaccini, storico responsabile di Milan Lab. Arrivato a Milanello nell’estate del 1998 come preparatore atletico, fino a diventare successivamente nel 2002 il responsabile di una struttura che ha contribuito alla conquista di importanti vittorie della squadra milanista e ad aver allungato la carriera di grandi campioni, basti pensare a Paolo Maldini, Filippo Inzaghi, Billy Costacurta, giusto per fare qualche nome.
Il progetto di cui Tognaccini era al timone, consisteva nella raccolta di dati di tre aree, strutturale, biochimica e mentale, tanto da essere considerato dalla Microsoft il più importante database sportivo, come anche ha ribadito pubblicamente lo stesso Tognaccini dopo il suo addio dal Milan. Restando sempre alle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dall’ex responsabile di Milan Lab, ha voluto affermare che sono stati vent’anni stupendi, dove si sono vissuti momenti unici, soprattutto negli anni sotto la guida di Carlo Ancelotti.
Tognaccini però ha anche lanciato delle frecciatine nei confronti di chi non credeva al progetto, riferendosi all’ex presidente Berlusconi e anche a Mihajlovic e Montella, i quali hanno sempre dimostrato poco interesse, a differenza dell’attuale tecnico del Chelsea, Maurizio Sarri, sempre molto attento alle statistiche, ma come anche la precedente proprietà cinese, intenzionata a voler esportare delle nuove strategie per svilupparle nel continente asiatico .
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