Sempre più difficile il ritorno di Paolo Maldini al Milan, che pensa a Massimo Ambrosini e Demetrio Albertini per il ruolo di direttore tecnico
Paolo MaldiniIl suo ritorno sembrava scritto nel destino, perché solo ripartendo da un passato glorioso si può pensare di scrivere il futuro. Ma, probabilmente, Paolo Maldini non sarà il nuovo direttore tecnico del Milan. Questione di pretese esagerate da parte dell’ex bandiera rossonera, troppo presuntuoso nelle sue richieste, non solo squisitamente di potere, ma anche economiche.
Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi il prossimo ad e dg del Milan, Marco Fassone, ha incontrato Maldini, al quale ha offerto il ruolo di dt, così da entrare nel triumvirato con Massimo Mirabelli, nuovo direttore sportivo, nell’organigramma della nuova proprietà cinese della Sino Europe Sport. Ma l’ex capitano del club meneghino ha chiesto di incontrare Yonghong Li e Han Li prima di accettare la proposta, oltre ad una maggiore autonomia e responsabilità.
Nello specifico, il ruolo di Maldini proposto dai cinesi era questo: prendere le decisioni dell’area sportiva con Fassone e Mirabelli; definire le linee guida per il settore giovanile.; su richiesta dell’a.d., partecipare ad alcune trattative di mercato; rappresentare il Milan nelle sedi istituzionali come Uefa ed Eca; gestire i rapporti tra società e squadra; essere un riferimento con la squadra, presente agli allenamenti; viaggiare con la squadra nelle trasferte; diventare ambasciatore del club; gestire l’inserimento dei nuovi acquisti; sovraintendere al rispetto del regolamento.
Insomma, un’opportunità importante e un ruolo di potere per Maldini, ma la trattativa si è arenata anche a causa della clamorosa richiesta economica: 3 milioni di euro netti a stagione contro i 600 mila euro offerti dai rossoneri. Tra richiesta economica e richiesta di maggiori poteri e libertà, i Li e Fassone si sarebbero molto infastiditi, decidendo di bloccare l’operazione e cambiare obiettivi.
Ad oggi, le primissime alternative di Fassone per l’ex bandiera e nuovo dt sarebbero Massimo Ambrosini e Demetrio Albertini. Il primo, è stato un’ex capitano dei rossoneri, l’ultimo ad aver alzato un trofeo. Il secondo, invece, ha fatto da collante tra anni ’90 e primi anni 2000, oltre ad avere una giusta esperienza in ambito dirigenziale, visto il suo mandato come vice presidente della FIGC negli anni scorsi.
E’ palese come qualsiasi scelta che non sia Maldini verrà comunque considerata un ripiego. La volontà dei cinesi è provare a forzare la mano con Maldini, anche per un fatto di rispetto nei confronti delle altre bandiere. Ma, da parte sua, l’ex capitano del Milan dovrà mettere da parte l’orgoglio e raggiungere un compromesso, se davvero fosse interessato a tornare nel club meneghino.
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