Ritrovata la medaglia rubata a Stefano Pioli durante i festeggiamenti per lo scudetto del Milan. Parte anche un’indagine sulla festa scudetto per uno striscione volgare rivolto all’Inter.
Quella del 22 maggio 2022 è una data indelebile per il Milan. La squadra rossonera è ritornata a vincere il campionato dopo più di dieci anni dall’ultima volta. In un’ultima giornata al cardiopalmo dove i rossoneri hanno giocato in contemporanea con l’Inter che ha vinto 3-0 con la Sampdoria, il Milan è riuscito ad imporsi con lo stesso risultato al Mapei contro il Sassuolo è a conquistare il suo diciannovesimo titolo.
Tuttavia, nella festa esplosa in seguito alla vittoria, non sono mancate alcune macchie che hanno rovinato l’entusiasmo dell’ambiente. Tra queste c’è stato un episodio che ha visto coinvolto il tecnico Stefano Pioli. Nell’euforia dei festeggiamenti, tra i tifosi che sono riusciti ad entrare in campo, qualcuno ha rubato la medaglietta che l’allenatore aveva ottenuto come riconoscimento.
Pioli aveva chiesto di recuperare il suo cimelio e, grazie ai carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, è riuscito a ritrovarlo. Il colpevole è stato subito identificato anche perché aveva pubblicato una storia sul suo profilo Instagram dove si vantava del furto commesso. Una storia che, dunque, è terminata con un lieto fine ma che non riesce comunque a coprire ciò che è successo nei festeggiamenti al di fuori lo stadio.
Come da consuetudine, in città c’è stata la sfilata sul pullman ufficiale della squadra che è stata accolta dai propri tifosi. Ciononostante, a suscitare la polemica sono stati i festeggiamenti da parte dei giocatori del Milan che hanno mostrato uno striscione non molto colorato verso i cugini dell’Inter.
La Coppa Italia mettetela nel C…, così recitava lo striscione che è stato passato man mano a tutti i giocatori e poi esposto nella parte superiore del mezzo. Questo dettaglio non è passato inosservato dalla procura federale che ha immediatamente indagato. Quella scritta, infatti, andrebbe a ledere quelli che sono i principi di lealtà e di correttezza dello sport. Non è la prima volta che accade una cosa del genere.
Anche nel 2007, quando il Milan vinse la Champions League, Massimo Ambrosini ne fece sventolare uno simile che non si riferiva alla Coppa Italia ma bensì al campionato che l’Inter aveva vinto quello stesso anno. Insomma, in entrambi i casi si stratta di un gesto sbagliato e volgare che va ben oltre il semplice sfottò nei confronti degli avversari.
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