Scintillanti nel primo tempo e pratici nel secondo, i rossoneri annichiliscono la brutta copia della Lazio, una squadra che non è riuscita, stavolta, a mettere in pratica in principi del sarrismo e ha anche rischiato di essere sommersa di gol.
Sommersa e senza farne, aggiungiamo. I biancocelesti non sono esistiti a centrocampo e in avanti, come il calcio di Maurizio Sarri impone, e la mediana rossonera composta da Kessié e da Tonali ha messo un freno alle velleità di Milinkovic-Savic e Luis Alberto costringendo Lucas Leiva a dannarsi inutilmente l’anima per recuperar palloni.
In avanti, con il solo Pedro a cercare di riemergere dal nulla, Felipe Anderson e Immobile hanno fatto le comparse e sono andati a sbattere contro Tomori e Romagnoli, oggi titolare e capitano per motivi di turnover, mentre i corrispettivi laziali Acerbi e Felipe Luis hanno visto le streghe ad ogni attacco rossonero.
Sorvolando sul raffronto tra i terzini, stravinto da quelli di casa Calabria ed Hernandez (a proposito, complimenti al classe ’96 perché sta iniziando a farsi vedere anche in avanti) contro i confusi Marusic e Hysaj, è da notare, invece, quanto siano stati fondamentali Leao e Rebic in avanti.
Il croato, ufficialmente prima punta, ma quasi sempre largo ora a destra ora a sinistra, ha accelerato alla bisogna e creando innumerevoli danni ai romani, messi spesso alla berlina e che nulla hanno potuto sui pregevoli assist sfruttati abilmente da Leao e Ibrahimovic.
Il portoghese, oltre al gol di cui è ideatore oltre che artefice, ha spesso e volentieri, giocando a sinistra pur non largo come al suo solito, ha accelerato e rallentato a piacere, spesso ha sbattuto su se stesso e sugli avversari, ma non è stato irritante come spesso è quando non vuol fare il salto di qualità che quest’anno dovrà compiere.
Menzione anche per Florenzi, all’esordio dal primo minuto in luogo di Saelemaekers, che pur senza fare cose turche ha fatto il suo con ordine. Come il belga.
Se punti critici, si fa per dire, vanno rilevati e fatti notare, facciamo notare la sfortuna di Kessié, che ha sbagliato il rigore del 2-0 mandando il pallone ad infrangersi sulla traversa, e la scarsa condizione di Bakayoko, che è entrato al 61° prendendosi un giallo, perdendo due palloni sanguinosi e uscendo dopo un quarto d’ora per infortunio.
Sarri, espulso quasi sul triplice fischio, dovrà pensare a questa sconfitta e alla pessima prestazione offerta, oltre che al non funzionamento dei suoi principi, mentre Pioli potrà pensare con fiducia al Liverpool.
VOTI E PAGELLE
TOP MILAN
Tonali 8: arpiona ogni pallone e lo smista con sicurezza ovunque. Non è né sarà mai Pirlo, ma ha tutto per diventare un centrocampista di alto livello.
Ibrahimovic 7: entra, segna, comanda, sbaglia un gol facile. C’è sempre, anche a 40 anni.
Rebic (7.5): due assist e incubi continui per gli avversari. Se la testa funziona…
FLOP MILAN
Bakayoko 5.5: troppi errori nel quarto d’ora giocato.
TOP LAZIO
Pedro 6: l’unico ad accendersi di tanto in tanto
Lucas Leiva 6: lotta da solo
FLOP LAZIO
Immobile 5: così non serve a nulla
Milinkovic-Savic 5: annullato
Luis Alberto 5: chi l’ha visto?
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.