L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match contro il Milan. Il tecnico bianconero vuole vincere per restare in corsa al treno che porta alla Champions League.
Domani alle ore 20:45 il Milan ospiterà a San Siro la Juventus nel posticipo domenicale della ventitreesima giornata di Serie A.
I rossoneri arrivano a questa grande sfida lividi di rabbia dopo la sconfitta interna contro lo Spezia per 2-1, mentre i bianconeri sono in un buon momento di forma, avendo battuto prima l’Udinese e poi la Sampdoria in Coppa Italia, fornendo buone prove.
La Juventus cercherà di sfruttare proprio il suo buon momento per aver ragione del Milan, con la partita che comunque si prospetta molto complicata. A sottolinearlo lo stesso Massimiliano Allegri che in conferenza stampa ha dichiarato come Juventus-Milan sia sempre una partita tanto bella quanto importante: “Stiamo vivendo un buon momento ma il percorso è ancora lunga perché mancano ancora tante partite. Domani è una partita bella da giocare dispiace giocare solo davanti a 5000 mila spettatori, ma è sempre Juventus-Milan è importante per la classifica e bisogna fare bene”.
Riguardo la formazione che scenderà in campo domani, Allegri ha affermato che deve ancora sciogliere alcuni dubbi e fare delle valutazioni. Il tecnico livornese ha fatto sapere come stiano tutti bene e che gli unici assenti saranno Bonucci, ancora alle prese con il risentimento muscolare alla coscia sinistra, e Ramsey. Il gallese, comunque, è in uscita dalla Juventus e non ci sarebbe stato in ogni caso.
Con una vittoria, la Juventus potrebbe portarsi a o a -4 o a -5 dal secondo posto, cosa incredibile se si pensa al rendimento iniziale dei bianconeri, e potrebbero anche riaccendersi speranze scudetto. Allegri, tuttavia, ha predicato calma come sua consuetudine: “Ora non andiamo troppo avanti con le cose e puntiamo a fare risultato. Ora affrontiamo il Milan che ha fatto un grane lavoro nell’ultimo anno e mezzo. Bisogna fare i complimenti a Pioli per il lavoro svolto. Il Milan lotta per lo scudetto. Noi dobbiamo fare una partita importante per restare attaccati e arrivare nel migliore dei modi a Febbraio. Noi siamo in grado di vedere solo la prossima partita e non possiamo guardare troppo in là e parlare di scudetto”.
Ad Allegri è stato poi chiesto delle condizioni di Dybala, con il tecnico bianconero che ha risposto come l’argentino stia bene sia a livello fisico che mentale, cosa molto importante poiché ciò lo aiuta a giocare con serenità. Allegri ha poi speso parole positive nei confronti di Kean che potrebbe scendere in campo domani, affermando come sia soddisfatto di quanto sta facendo quest’anno.
La Juventus, eccezion fatta per la Supercoppa persa contro l’Inter, sta ottenendo risultati importanti che l’hanno rilanciata in classifica. Allegri ha affermato come la squadra stia lavorando bene e che domani ci vorrà una grande prestazione per battere il Milan, cercando di evitare gli errori commessi all’andata che costarono il pareggio. Il tecnico bianconero ha sottolineato come ora ci sia un filotto di partite importanti e che bisognerà fare bene.
Nelle ultime ore si è parlato molto di un addio di Arthur a centrocampo e del clamoroso arrivo di Vlahovic dalla Fiorentina già in questa sessione di mercato. Allegri, come sempre, non ha commentato le voci di mercato ed ha parlato molto bene dell’ex centrocampista del Barcellona: “La rosa è questa è rimarrà questa. Non dimentichiamoci che Arthur veniva da sei mesi di inattività. Doveva solo ritrovare il minutaggio e ora sta giocando bene. Il giocatore Arthur non si discute, ha bisogno di giocatori con determinate caratteristiche al suo fianco. È un titolare della nazionale brasiliana”.
Ancora una volta, Allegri ha poi ribadito come la Juventus sia ripartita da un progetto incentrato sui giovani che devono solo migliorare a livello di esperienza: “La Juventus viene da 9 anni straordinari e irripetibili e lo scorso ha vinto due trofei e si è qualificata in Champions. Quest’anno è andato via Ronaldo e si è puntato su un gruppo piu giovane. A Roma abbiamo giocato con sei giocatori tra i 20 e i 23 anni. I giocatori giovani danno forza ma devono crescere in esperienza. Quella la migliori solo giocando le partite”.
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