Analizzando questa prima sfida del Milan a San Siro bisogna anzitutto parlare del ritorno, seppur non nella sua totalità, del pubblico allo stadio e una parte fondamentale, ovunque si giochi, di questo sport. Speriamo di tornare presto a vedere gli stadi stracolmi.
Venendo agli aspetti tattici e tecnici è necessario effettuare una suddivisione della sfida in tre tronconi, ossia:
- Prima metà del primo tempo
- Seconda metà del primo tempo
- Secondo tempo
I primi venticinque minuti sono i migliori della partita, soprattutto del Milan, e in essi vengono realizzati ben quattro dei cinque gol totali.
Al 12° Tonali pennella una punizione che finisce all’incrocio festeggia il primo gol con la maglia rossonera e secondo totale in Serie A, il Cagliari pareggia quasi subito con Deiola, che capitalizza l’unico tiro in porta dei sardi, al quarto d’ora Diaz confeziona e realizza involontariamente il 2-1 deviando fortuitamente il tiro di Leao e al 24° Giroud saluta il pubblico con un gran sinistro a giro su assist del numero 10.
Succede pochino nella seconda metà del parziale, che si risveglia nel finale con un rigore conquistato dal solito Diaz e trasformato ancora da Giroud. Il primo tempo finisce così.
Nella ripresa, invece, nessun gol e rare emozioni, anche se il Cagliari va troppe volte vicino al 4-2 mentre il Milan si vede solo a tre minuti dal 90° con una sassata di Rebic alta di pochissimo.
Bene la gestione, dunque, pur con alcuni brividi, e bene il cinismo visti e considerati i pochi tiri in porta effettuati e bene anche l’impressione generale, avuta anche dopo la rete dell’1-1, di una vittoria che sarebbe arrivata senza affanni, come effettivamente accaduto.
Tatticamente il 4-2-3-1 di Pioli lo conosciamo: Kjaer e Tomori formano il consueto muro, Calabria ed Hernandez fanno su e giù, più giù che su stasera, ci sono nuovamente Tonali a far girare la palla e Krunic a fare legna e legnate, Saelemaekers riequilibra senza problemi e Leao, stasera con la luna nel verso giusto, fa quel che vuole e si guadagna anche il 75% del merito per il gol del 2-1. Al centro, infine, Diaz giganteggia con cambi di passo e assist a profusione e in avanti Giroud fa il suo, lotta e segna.
E il Cagliari? Il fatto di essere stato in hangover per mezz’oretta è costato carissimo ai ragazzi di Semplici, risvegliatisi, gol a parte, solo alla mezz’ora e resisi pericolosi di tento in tanto. Ma l’approccio è da rivedere per evitare guai in futuro.
Mentre Carboni limita i danni, Godin e Ceppitelli sbagliano tantissime scelte e si rivelano fallosi. Il centrocampo è un autentico groviera, Strootman è ormai l’ombra del giocatore ammirato anni fa a Roma e chi gli sta ai lati non è meglio, anzi. In avanti Pavoletti fa quel che può.
VOTI
TOP MILAN
Diaz 8: il gol è casuale, tutto il resto no. Fa un assist e porta a casa anche un penalty e in più si rende spesso imprendibile, se non fallosamente, e fa girare tutta la squadra a dovere.
Tonali 7.5: il primo gol con il Milan è un ulteriore passo avanti verso la consapevolezza di ciò che è e di ciò che può diventare. Dirige il centrocampo con costanza e precisione.
Giroud (7.5), ha due occasioni e le sfrutta, fa tante sponde e lotta in avanti. Grande esordio casalingo.
TOP CAGLIARI
Pavoletti 6: si sbatte come può
Lykogiannis 6: entra al 75° e ha subito un paio di chance. Forse era meglio mandarlo in campo prima.
Deiola 6: nell’unico frangente in cui si vede fa un bel gol.
FLOP CAGLIARI
Godin 4.5: troppo svagato
Ceppitelli 4.5: idem come sopra
Nandez 4.5: un soprammobile.
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